Domenica alle 22 inizierà lo sciopero dei "forconi", a cui hanno aderito una parte di sindacati degli autotrasportatori. Non aderiscono, infatti, le associazioni Aias e Forza d'Urto, ma i Forconi hanno confermato che andranno avanti. Il blocco dovrebbe prolungarsi fino a venerdì 13. In molte ciittà siciliane, Messina compresa, sono già lunghe le file ai distributori di benzina. Memori dello stop del 2012, gli automobilisti tentano di giocare d'anticipo ma alcuni benzinai hanno già finito le scorte.
“Gli artigiani, gli agricoltori e gli imprenditori siciliani di tutti i settori non potrebbero sopportare la paralisi dell’isola proprio nelle settimane a ridosso del Natale durante le quali, come è noto, l’economia ha una scossa positiva con l’aumento della domanda e dei consumi, dovuta anche alle tredicesime. Ci auguriamo che prevalga il buonsenso e tutte i soggetti coinvolti, a cominciare da quelli istituzionalmente preposti, lavorino in queste ore per evitare situazioni che potrebbero degenerare”.
E’ la posizione della Cna della Sicilia (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) a proposito delle iniziative di “blocco” nell'isola annunciate dal movimento dei Forconi a partire dal 9 dicembre.
“La manifestazione di protesta, così come è stata prospettata, metterebbe in ginocchio l’economia siciliana con conseguenze pesantissime. Ci sono artigiani, agricoltori e imprenditori che lavorano undici mesi l’anno in vista delle vendite di dicembre – si legge ancora nella nota – bloccare la Sicilia adesso potrebbe avere conseguenze drammatiche”.