La mozione di sfiducia continua a tenere banco a Palazzo Zanca e tra i partiti.
A ricordare a chi ha la memoria corta i vari passaggi sono gli esponenti di Sicilia Futura che non hanno affatto gradito l’amnesia di Carlo Abbate, da ieri passato al Gruppo misto (con probabile futura direzione azzurra).
“Cosa non si fa pur di non perdere la poltrona- dichiarano in coro il coordinatore cittadino Salvo Versaci e il capogruppo Ars Beppe Picciolo- Si è disposti a coprire il sole con la rete esercitando la propria ars oratoria. Il tempo resta comunque l’unico giudice e non tarderà ad arrivare il momento in cui verrà ristabilita la chiarezza delle posizioni politiche ed il nero ed il bianco torneranno distinti”.
A ripercorrere le tappe di novembre, quando i Dr con tanto di conferenza stampa e comunicati sottoscrissero un documento sulla sfiducia, alla presenza anche di Marcello Greco e Beppe Picciolo, è il coordinatore cittadino: “Alibi non ne esistono, poiché nessuno ha imposto ad altri la propria volontà. All’interno del nostro Movimento, nel mese di novembre, c’è stato un dibattito avente ad oggetto la situazione della Città di Messina e le opportune azioni politiche da porre in essere- ricorda Versaci- ed i consiglieri comunali del gruppo Pdr Sicilia Futura (ivi compreso il consigliere Abbate) hanno sottoscritto un documento con il quale, ricordo a me stesso, si chiedeva agli altri componenti e sigle partitiche di condividere appunto la mozione di sfiducia. Mi meraviglio quindi che il consigliere Abbate, a distanza di quattro mesi, possa affermare di essere stato limitato nella propria libertà di pensiero mentre certamente è stato, egli stesso, ad attentare alla propria coerenza politica e di questo risponderà non a noi ma a chi lo ha votato ed eletto. Certamente resta il dato che il gruppo politico che lo ha sostenuto, ovvero la famiglia Morano resta saldamente vicino al nostro partito, sia a livello cittadino che regionale, e di questo siamo estremamente orgogliosi".
Nessuna imposizione dall’alto quindi, spiega il coordinatore, dal momento che Abbate a novembre era d’accordo sulla sfiducia ma 4 mesi dopo ha cambiato idea. Il gruppo che ha sostenuto Abbate nel 2013 inoltre, sottolinea Versaci, e cioè l’area che fa riferimento al deputato regionale Marcello Greco ed all’ex assessore Pippo Morano condivide le posizioni di Sicilia Futura compresa la sfiducia.
Una bacchettata arriva anche da Picciolo: "Da cittadino, oltre che da politico, avrei potuto accettare qualsiasi tipo di motivazione contraria alla mozione di sfiducia che non fosse stata una pura mistificazione della realtà dei fatti e della coerenza nelle scelte da sempre compiute dal nostro movimento Pdr-Sicilia Futura. Poiché le parole sono "pietre" e non potranno, almeno quelle, essere sovvertite da ricostruzioni dietrologiche, avremo anche questa volta la pazienza di attendere, assieme ai messinesi, il tempo per ricordare a tutti gli attuali soloni, che si affannano a cercare le più disparate giustificazioni, i fatti di questi giorni. Ed i nostri concittadini sapranno giudicare vincitori e vinti. Ai nostri amici detrattori rispondo con una frase di Dinquart "Vi è un tempo per tacere, come vi è un momento per parlare!" Forse da taluni interlocutori potrebbe, nel massimo rispetto per la invocata democraticità, essere utilizzata con maggiore attenzione!"
L’impressione è che questo sia solo un tassello di una serie di scontri e polemiche che accenderanno il dibattito in un Comune, che val la pena ricordare, è ancora in gestione provvisoria ed è senza bilancio preventivo 2015…. Ma evidentemente questi sono dettagli che interessano a pochi.
Rosaria Brancato