Nel 2020 tutto si è fermato, eppure il calendario segna l’anno 2021. Abbiamo continuato ad andare avanti, e nel buio generale, bagliori di soddisfazioni ci sono stati. Come la sfida della multinazionale tedesca msg – global solutions, che con la sede di Milano ha puntato al Sud, proprio a Messina. Nel 2019 l’azienda è approdata sulle rive dello Stretto, attraverso la collaborazione con l’incubatore Innesta e l’Università degli Studi.
La società msg si occupa di consulenza in ambito assicurativo, servizi finanziari attraverso software innovativi, collaborando con le migliori company del settore e cercano personale sul territorio peloritano. Tre dei giocatori della squadra che ha dato vita al nuovo ufficio spiegano il percorso di questa scommessa e lo stato attuale. Loro sono Agostino Assi, cofondatore della sede Italia, Michele Pizza, vice presidente esecutivo e Gabriele De Filippo, imprenditore messinese e cofondatore di Innesta.
Parlatemi un po’ di msg, chi è, dove è nata e come è arrivata in Italia.
Agostino Assi: msg è un gruppo tedesco nato nel 1980. Ha lavorato prima in Germania e in quello che viene chiamato il mercato germanico, ovvero dove si parla tedesco (Germania, Austria e Svizzera). Nel 2008 ha deciso di estendere i suoi orizzonti, e ha creato un’organizzazione che si chiama msg global solutions. Consiste in un gruppo di aziende che sono collocate su varie nazioni o regioni, e nel 2011 il collega messinese Massimiliano De Filippo, Paolo Pistoni ed io abbiamo fondato la sezione distaccata di Milano. Noi abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito della riassicurazione, un po’ nicchia nei servizi finanziari. Poco alla volta abbiamo aumentato lo staff e nel giro di 10 anni siamo arrivati ad avere 57 dipendenti, con l’obiettivo di arrivare per la fine di questo anno a minimo 63. Il gruppo msg tedesco conta 8.500 dipendenti nel mondo e 1.100 al di fuori della Germania. Ci focalizziamo solo sui servizi finanziari, e abbiamo uno stretto contatto con SAP – la società che sviluppa i software – con la quale siamo spesso co-developer per molti progetti e che ci rendono anche partner dei nostri competitor.
Ci focalizziamo solo sui servizi finanziari, e abbiamo uno stretto contatto con SAP – la società che sviluppa i software – con la quale siamo spesso co-developer per molti progetti e che ci rendono anche partner dei nostri competitor.
Un anno fa questa era una scommessa, in un periodo così ostico e minacciato da una forte crisi economica, voi siete riusciti ad andare controcorrente. Perché avete deciso di investire al Sud? Messina è una città in continuo movimento, e sicuramente non è la più forte del meridione. Perché avete pensato a questo territorio?
Agostino Assi: Il mercato milanese, e in generale del nord Italia, è agguerrito e competitivo, pertanto risulta difficile riuscire a soddisfare tutte le nostre esigenze in termini di ricerca del personale. Facendo una serie di valutazioni, abbiamo individuato come soluzione percorribile quella di aprire un ufficio in una città del sud, tenendo inoltre presente che molti dei candidati che applicavano per le nostre posizioni provenivano da quell’area.
Certamente, le sovvenzioni statali ed i costi inferiori rispetto al nord, hanno contribuito a farci propendere per questa soluzione, limitando le spese del personale e riducendo così il rischio dell’investimento iniziale. Gli stipendi restano a mio avviso molto interessanti. Ci permettono di garantire la continuità dell’ufficio di Messina rispetto ad un turnover competitivo, migliorando la stabilità.
Messina è stata scelta per una sicurezza di inizio avventura. Avendo un contatto con la città, ci è sembrato più opportuno proseguire ed agire con occhi aperti. Abbiamo scelto la strada dell’azione diretta, evitando il più possibile incertezze. Grazie al lavoro di Innesta e Gabriele De Filippo, fratello di Massimiliano, abbiamo trovato un porto sicuro.
Innesta è il primo e unico incubatore di imprese e coworking a Messina, di conseguenza il primo punto di riferimento e sicurezza a cui poteva affidarsi msg. Come si è svolta la vostra collaborazione?
Gabriele De Filippo: Tutto è iniziato con la richiesta da parte di msg di raccogliere curricula per la selezione del personale in vista della futura apertura di un ufficio in Sicilia. Noi di Innesta abbiamo proposto di provare a creare un’unità delocalizzata e grazie al supporto del dipartimento di Ingegneria, abbiamo offerto sostegno nelle selezioni. Abbiamo creato un database di oltre 300 cv, le prove si sono svolte presso il dipartimento, fornendo ulteriore supporto attraverso la formazione. In questo, l’Università stessa si è impegnata proponendo nuovi corsi di studio e collaborazioni. Da noi questo risulta straordinario, tuttavia è molto frequente in università più grandi e del nord. Nonostante la pandemia, comunque questo processo non si è fermato, ha continuato e lavorando da remoto è iniziata questa avventura per msg. Portare una multinazionale ad investire sul territorio, contribuisce alla creazione di quel tessuto industriale indispensabile per far sì che il territorio possa crescere.
Quali caratteristiche dovrebbero avere i candidati per entrare nella vostra squadra? Le figure professionali richieste.
Agostino Assi: Spesso e volentieri i profili che cerchiamo sono laureati in Ingegneria Gestionale, matematica, fisica, ogni tanto economia e commercio per quanto riguarda i funzionali; per i tecnici in informatica, ricercando figure di programmatori, tecnici informatici. La capacità di sapersi rapportare con i clienti è una delle caratteristiche fondamentali per un consulente. Non è un programmatore software che non vede il suo cliente, deve saper gestire i rapporti umani, le richieste del cliente, di carattere manageriale. La cosa interessante è che a Messina, in sinergia con Innesta e l’Università, si vuole creare un flusso di impiego dinamico e performante, seguendo gli studenti durante il percorso accademico e dopo la laurea.
Michele Pizza: Attualmente le figure professionali che stiamo cercando sono analisti funzionali, ossia soggetti che abbiano la capacità di raccogliere le necessità del cliente, formalizzarlo, mapparlo sul prodotto che utilizziamo, e quindi implementare da un punto di vista funzionale la soluzione presso il cliente. Cerchiamo persone con skill tecnico più spinto, come profili più tecnici nell’ambito informatico. Come abbiamo detto è una scommessa, e questa scommessa dal punto di vista dei risultati sta funzionando molto bene. Tutte le persone selezionate stanno lavorando anche in smart working e l’attività procede, questo anche grazie al Covid-19. Precedentemente i nostri servizi erano molto spesso dal cliente, quindi avere una sede così lontana avrebbe potenzialmente portato dei problemi rendendo più impegnativa la trasferta.
Quest’anno è stato un anno di stravolgimenti, soprattutto per il mondo del lavoro. Come vedete i nuovi concetti di South Working e Smart Working?
Michele Pizza: dal punto di vista dell’utilizzo dello smart working, anche noi stiamo cercando di adattarci. L’approccio al lavoro è cambiato, anche dal punto di vista del cliente. Non penso che il mondo del lavoro tornerà com’era prima, questa condizione ci ha confermato quanto il lavoro da remoto sia possibile, rende difficile immaginare di prevedere un lavoro on site. In realtà avere un approccio ibrido diventa complicato, il fatto di essere tutti in presenza o tutti da remoto non è una soluzione. È un mondo che sta cambiando e ci sono vantaggi e svantaggi che ancora non possiamo del tutto prevedere.
Agostino Assi: sullo smart working, la cosa importante da dire è che non si tornerà più a viaggiare tantissimo come prima, perché è inutile muovere un team quando si riesce a lavorare bene anche da remoto. Ma questo non significa che non bisogni lavorare insieme in ufficio. Il team vedendosi e collaborando, riesce a crescere e a migliorare le sue prestazioni.
Gabriele De Filippo: La pandemia sicuramente ha avuto un grande pregio, quello di dimostrare che il lavoro da remoto non è così strano, inarrivabile, impensabile per un’azienda. All’inizio aveva frenato anche le certezze di msg, per dover poi accogliere questa rivoluzione. La necessità spesso è un motore eccezionale.
Dal tuo punto di vista di imprenditore messinese, quali opportunità può offrire al territorio un’azienda come msg?
Gabriele De Filippo: msg opera in un settore particolare, e lavorando con SAP, la più forte in questo mercato, è un forte incentivo. Sono sistemi molto grossi con ricche possibilità, e necessitano competenze. C’è stata una sorta di tempesta perfetta per creare una nuova realtà a Messina. La realtà dei fatti è che se un’azienda pensa al sud, specie di questo settore, non pensa immediatamente alla nostra città. Offre la possibilità ai laureati del settore di crescere professionalmente. Un ulteriore vantaggio dell’avere la multinazionale in città è il un ponte che crea con altri 27 Paesi, dove loro hanno le filiali. Avere una scelta è bellissimo e ancora di più sapere che “a casa” c’è qualcuno che può valorizzare la propria professionalità. Ci persone che sono tornate a Messina dopo anni vissuti a studiare e lavorare fuori.
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