Messina – Ci sono sviluppi nel caso di Palma Benedetto, la 78enne di Calatabiano morta all’ospedale Papardo il 19 ottobre scorso. L’indagine è al momento contro ignoti, ma gli accertamenti disposti dalla sostituta Roberta La Speme sono già entrati nel vivo con l’autopsia sul corpo della donna. A effettuarla sono stati la dottoressa Daniela Sapienza (medico legale), il dottor Fabio Cacciola (specialista in neurochirurgia) e l’infettivologo Placido Mondello.
I risultati completi dell’esame saranno sul tavolo della magistrata tra un paio di mesi ma una prima indicazione c’è e sembra indicare uno shock settico come causa della morte della donna. Stabilire l’origine virale delle complicanze al polmone accusate dalla donna negli ultimi giorni di ricovero, però, potrebbe non essere decisivo per comprendere cosa le è accaduto. Ecco perché i consulenti della Procura hanno effettuato un prelievo istologico ed effettueranno anche questo genere di approfondimento. Ed è probabile che la discovery si estenda ad ulteriore documentazione medica relativa alla donna, oltre alla cartella clinica del Papardo, per chiarire di quali altri patologie soffrisse e in che stato erano le commorbità.
È stata la famiglia a chiedere alla Procura di Messina di fare chiarezza sulla morte della donna, affidandosi all’avvocato Gianluca Gullotta. I figli hanno raccontato della denuncia che la madre era stata operata in intramoenia l’1 ottobre scorso per uno schiacciamento di vertebre. Dopo l’intervento ha subito però tutta una serie di complicanze e, tra ritorni in ospedale e un successivo ricovero, è andata sempre peggiorando, sino a quando non è stato necessario trasferirla in terapia intensiva.