MESSINA – Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte di una ottantenne di Barcellona, ricoverata all’istituto ortopedico di Ganzirri per un intervento di routine e morta nel giro di due giorni per gravi complicanze. I familiari hanno infatti chiesto alla magistratura di fare luce sull’accaduto e la Procura di Messina ha aperto una inchiesta, affidando a due consulenti l’esame medico legale per stabilire intanto cosa l’ha esattamente stroncata e come è stata curata nell’ospedale Franco Sgalambrino del gruppo Iomi.
Avvisate 13 persone, tra l’équipe medica della struttura che ha effettuato l’intervento e il resto del personale che si è preso cura della paziente. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo. Un atto dovuto, quello del sostituto procuratore Giuseppe Adornato, per poter consentire agli interessati di prendere parte agli accertamenti con le garanzie di legge.
L’autopsia è infatti fissata per oggi pomeriggio al Papardo e accanto al medico legale Giovanni Andò e l’ortopedico Pietro Strino, incaricati dalla Procura, ci saranno il dottor Nino Bondì per i sanitari indagati e i dottori Antonio Messina e Maria Chiara Santamaria per i familiari, assistiti dall’avvocato Massimo Romano.
Il legale ha presentato esposto ai carabinieri subito dopo la morte della donna, operata il 26 settembre scorso per l’applicazione di una protesi alla spalla. Subito dopo l’intervento, però, raccontano i figli, le sue condizioni si sono aggravate e due giorni dopo si è spenta.