“Non ho paura delle parole dei violenti ma del silenzio degli onesti”. Usa le parole di Martin Luther King, il sindaco Renato Accorinti per chiedere la partecipazione di tutti al bene comune.
E’ solo l’incipit di una discussione coi giornalisti al termine della riunione con gli autotrasportatori sul problema dell’attraversamento dei tir in città (vedi articolo a parte).
Diverse le critiche ricevute dal sindaco sulla gestione del Comune in questi ultimi tempi. Ma se dagli schieramenti opposti c’era da aspettarselo, sorprendono i giudizi negativi da parte di esponenti del suo stesso Movimento. “Mi dispiace per le critiche – afferma Accorinti – ma io mi sento sereno”. E spiega perché.
GLI ESPERTI
“Gli esperti sono nominati a titolo totalmente gratuito – dichiara -, quindi c’è solo da ringraziarli. Spero di averne centomila come loro, ufficiali e non. Se amano la città e danno un apporto è proprio lo spirito che ha animato Cambiamo Messina dal Basso. Sono gli stessi concetti che ripeto da 40 anni. Io non ho mai detto una parola sugli oltre cinquanta esperti nominati da Buzzanca. Come sia stato in passato non lo so. So che adesso il Comune non spende un centesimo per questo. Non c’è nessun trucco. Se sto dicendo il falso, potrete riempirmi di critiche. Ma io ho sempre ribadito che voglio la partecipazione della gente, una giunta allargata, perché otto assessorati sono nulla rispetto al lavoro che c’è da fare, ce ne vorrebbero ottanta. Sto al Comune venti ore al giorno ma non sono mai contento perché vorrei fare di più e mi manca il tempo materiale”.
LO STIPENDIO
“Al termine del mio mandato – prosegue -, che sia tra qualche mese o tra cinque anni, durante l’ultima conferenza stampa, diremo a quanto ammontano le somme accumulate e cosa faremo con quelle somme a favore della città. C’è chi dice che già mi sono mangiato soldi che non ho ancora neanche preso”.
LE CRITICHE DEI CONSIGLIERI DI CMDB E LA COLLABORAZIONE
“Chiedo la collaborazione di tutti indistintamente – afferma il sindaco -. Con alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle abbiamo già fatto alcune cose interessanti. Altri consiglieri partecipano alle attività in modo costruttivo. Non ho quattro consiglieri, ma quaranta, perché mi rivolgo a tutti. Mi dispiace molto aver ricevuto critiche che non mi aspettavo. Evidentemente non è stato afferrato quello che sto facendo e come lo sto facendo. Vorrei capire i motivi, chiederli a loro. Non ho avuto il tempo di parlarne finora, ma lo farò sicuramente al più presto”.
“IL SINDACO MANOVRATO”
“Ormai nei corridoi del Comune si sente dire: Parlo con il Sindaco e poi vado da Renato…” aveva affermato la consigliera Nina Lo Presti. Come a dire che non è il sindaco a prendere le decisioni. “Io manovrato? – risponde Accorinti -. Conoscendo la mia personalità, potreste mai immaginare una cosa simile? Considerato il mio carattere, potrei mai essere manovrato da chiunque? Nel nostro gruppo di lavoro c’è amicizia, buon senso e lavoriamo bene assieme con la massima fiducia. Siccome io sono una persona semplice, a cui piace governare e non comandare, questa umiltà viene scambiata per altro. Sicuramente abbiamo fatto errori e ne faremo altri, ma sono abituato a lottare e sapevo che non sarebbe stato semplice. Mi sento come il sindaco di Hiroshima dopo i bombardamenti del 1945. Non per questo mi scoraggio”.
L’EX SCUOLA DI CATARRATTI E L’EX OSPEDALE MARGHERITA
“Abbiamo mandato le tre famiglie – conclude – in un centro di Protezione Civile. Posto più sicuro non potrebbe esserci. Sono stati investiti 600mila euro per la sua sicurezza, come posso immaginare che ci siano delle infiltrazioni d’acqua? Se i lavori non sono stati fatti a regola d’arte, chiederemo i danni. Alcune persone hanno usato toni inappropriati, altre hanno capito che avevamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità”. Il sindaco, infine, dispensa ottimismo in merito alle vicende del Punto Territoriale d’Assistenza dell’ex ospedale Margherita, ma rimanda i dettagli alla conferenza stampa che si svolgerà a breve.
Tanti fronti aperti, un solo punto in comune: la richiesta di collaborazione da parte di tutti per risolvere le innumerevoli criticità cittadine. Il piano anti tir sembra segnare la prima svolta di un percorso pieno di ostacoli. Un percorso che il sindaco Accorinti intende affrontare, nonostante le critiche ricevute, ancor più combattivo di prima.
(Marco Ipsale)