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Musolino al Quirinale: “Autonomia e grandi opere, si dia alla Sicilia ciò che attende da tanto” PODCAST

Le dichiarazioni della senatrice Musolino al termine del colloquio con Mattarella

di Carmelo Caspanello
MESSINA – Una messinese al Colle, per le consultazioni con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in vista dell’incarico per la formazione del nuovo Governo. Dafne Musolino, neo senatrice e già assessore nella Città dello Stretto, ha puntato l’attenzione “sulle tematiche per il Sud e per l’autonomia della Sicilia, nella qualità di senatrice eletta nel collegio uninominale Messina-Enna dal Movimento Sud chiama Nord”. Musolino, nel corso del colloquio con il presidente della Repubblica, al quale ha partecipato con il Gruppo per le autonomie (del quale è vice presidente), ha evidenziato la necessità di monitorare “i grandi investimenti, a partire dai fondi del Pnrr e la necessità che si verifichi e si stia attenti a tutto ciò che il Meridione attende da molti anni, potando a termine tali attese. Su questo – ha aggiunto – eserciteremo ogni opportuna valutazione anche in tema di voto di fiducia al nuovo Governo.

Vogliamo capire con la comunicazione della lista dei ministri se ci verrà confermato il Ministero per il Mezzogiorno”. Sin qui quanto affermato dalla senatrice messinese ai giornalisti al termine della consultazione al Quirinale, alla quale ha partecipato insieme alla presidente del Gruppo per le autonomie, Julian Unterberger e al vice presidente vicario Luigi Spagnolli. Unterberger ha detto senza mezzi termini che “si è orientati a votare contro la fiducia. Devono dimostrare di essere cambiati (il riferimento è a Fratelli d’Italia, ndr) su autonomie, europeismo e minoranze linguistiche. Il risultato delle elezioni è chiaro e l’incarico va dato a Giorgia Meloni, ma abbiamo espresso delle preoccupazioni. Fdi è un partito sovranista, nazionalista. In passato abbiamo avuto diversi problemi, con questo partito. La speranza – conclude la presidente del gruppo – è che il futuro sia costruttivo e ci possa essere collaborazione”.

L’intervento integrale della delegazione (Unterberger, Spagnolli e Musolino)