MESSINA – Il graffio dell’ex assessora delle Giunte De Luca e Basile. La senatrice Dafne Musolino parla sempre più da leader dell’opposizione all’amministrazione. Sottolinea l’esponente di Italia Viva, eletta al Senato con Sud chiama Nord: “Non sono le poste di bilancio imposte dalla Corte dei Conti ad ingessare l’amministrazione attuale. Ma, probabilmente, un disinteresse di quest’ultima ad affrontare temi come, ad esempio, la gestione degli impianti sportivi, la realizzazione di nuovi campi sportivi che diano ai cittadini modo di svolgere attività sportiva all’aperto, il calcolo e il riconoscimento delle esenzioni Tari, ad oggi non attivate, e aree di sgambamento cani per i tanti proprietari. Lo stesso dicasi per i costi della politica, ulteriormente gravati dalla scelta dell’attuale amministrazione di incrementare le proprie indennità ai massimi consentiti per legge. Scelta che poteva essere rinviata ad una fase di assestamento dell’ente comunale”.
Evidenzia la senatrice: “È notizia del 20 febbraio che il Comune di Messina riceverà dal ministero la somma di 2,1 milioni di euro quale compensazione per spese anticipate durante la pandemia Covid. Il Comune di Messina, a differenza di altri, nella precedente amministrazione in periodo pandemico, ha dimostrato di essere capace di rimodulare interamente la spesa, assumendo una gestione in grado di affrontare uno dei periodi più difficili della storia italiana. Lo stesso non può certo dirsi per l’amministrazione attuale, in quanto ancorché vi siano i vincoli imposti al bilancio dalla Corte dei Conti, dettati dal rispetto della programmazione del Piano di riequilibrio, il documento contabile di previsione appena approvato è affetto da una evidente pigrizia a rimodulare i propri conti al fine di garantire i servizi. Se l’amministrazione di cui facevo parte riuscì a rimodulare i fondi di bilancio per affrontare l’emergenza pandemica, non è chiaro perché l’attuale sindaco e Giunta non siano in grado di fare lo stesso”.