Politica

Musolino abbandona l’aula e attacca: “Intollerabile ridurre l’Amministrazione al silenzio”

MESSINA – Duro attacco dell’assessore Dafne Musolino al termine dell’VII commissione consiliare. L’assessore con delega ai Rapporti con il Personale, infatti, era stata convocata alla riunione su tutela, diritti e sicurezza del personale comunale, ma il clima non è stato dei migliori e la denuncia della stessa Dafne Musolino ne è la prova. Un attacco, però, che parte da lontano, dalle prime due sedute tenutesi rispettivamente il 17 e il 22 giugno e in cui, secondo lei, prima gli è stata data una possibilità di replica breve rispetto ai tanti interventi e poi addirittura sarebbe stato impedito all’Amministrazione di prendere la parola.

Dafne Musolino: “Principio del confronto vilmente offeso”

“Ancora una volta siamo costretti a denunciare la strumentalizzazione politica delle istituzioni cittadine, nelle quali il principio democratico del confronto viene vilmente offeso per consentire ad alcune OO.SS. di perpetuare accuse di natura politica all’Amministrazione comunale, alla quale viene impedito di rispondere”, dichiara Dafne Musolino, che racconta la vicenda e sottolinea come, dopo i fatti del 17 e del 22 giugno, anche ieri, 15 luglio, si sia “preferito dare nuovamente parola, per la terza volta consecutiva, alle organizzazioni sindacali presenti, imponendo il silenzio all’Amministrazione”. L’accusa dell’assessore, che parla di “gestione vergognosa dei lavori d’aula”, è doppia, perché da una parte con le sue dichiarazioni vuole ricordare “alle OO.SS. che se intendono fare politica la sede non è certamente la commissione consiliare”, mentre dall’altra si rivolge direttamente al presidente del Consiglio e ai presidenti delle Commissioni, invitandoli a rispettare le regole del dibattito.

L’assessore ha anche abbandonato l’aula

Dafne Musolino durante i lavori ha abbandonato l’aula, spiegando così l’accaduto: “La scelta, perpetuata ancora una volta questa mattina, di ridurre al silenzio l’Amministrazione non poteva essere ulteriormente tollerata e per questo nella qualità di Assessore con delega ai rapporti con il Personale ho abbandonato i lavori. Ci chiediamo quale senso abbiano queste commissioni, nelle quali non è consentito il dibattito visto che la parola viene data sempre agli stessi accusatori, impedendo all’Amministrazione di replicare o restringendo così tanto i tempi della risposta da impedire un reale contraddittorio”.