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Nanotecnologie. Università di Messina capofila di un progetto europeo per l’oncologia

MESSINA – L’Università degli Studi di Messina è capofila in un importante progetto europeo nel campo delle nanotecnologie applicate all’oncologia. L’Agenzia esecutiva per la ricerca europea (Rea) ha comunicato che il progetto “Strategie globali per i tumori maligni: dalla nanomedicina e teranostica alla medicina di precisione”, più semplicemente Strike-Dn, sarà ammesso al finanziamento.

Oltre 2 milioni di euro per il progetto promosso e coordinato dall’Università di Messina, che è stato giudicato un progetto di eccellenza nella ricerca e nella formazione e, in accordo con gli obiettivi della call MSCa (Azioni Marie Sklodowska Curie) Reti di Dottorato, mira alla formazione di dottorandi creativi, imprenditoriali, innovativi e resilienti, in grado di affrontare le sfide attuali e future e di convertire conoscenze e idee in prodotti e servizi a vantaggio economico e sociale.

La mobilità internazionale, il carattere interdisciplinare ed intersettoriale, armonizzati con una mentalità orientata all’innovazione, forniranno ai futuri dottorandi la corretta combinazione di competenze per migliori prospettive di carriera sia nel settore accademico che in quello privato.

I referenti per l’Unime del progetto

La professoressa Anna Piperno, afferente al Dipartimento ChiBioFarAm, coordinerà una rete internazionale che coinvolge Atenei, Enti di ricerca, ed imprese, provenienti da 8 Paesi Europei (Italia, Francia, Spagna, Irlanda, Austria, Repubblica Ceca, Germania ed Ungheria). Il gruppo di ricerca di UniMe, insieme allaPiperno è costituito dalle professoresse Maria Teresa Sciortino, Angela Scala (ChiBioFarAm); Silvana Briuglia (Scipog) e dal dottorando Roberto Oliva (ChiBioFarAm).

Contestualmente, sarà impegnato nello sviluppo di strategie innovative per il trattamento dell’osteosarcoma (diagnosi e terapia) e di strumenti innovativi nella diagnosi precoce del tumore al seno in pazienti con mutazioni Braca, utilizzando i recenti progressi della nanotecnologia e della biopsia liquida.

Cuzzocrea: “Partenariato internazionale di eccellenza”

Il rettore, Salvatore Cuzzocrea, ha manifestato il proprio apprezzamento “per il risultato conseguito, che attesta il continuo impegno dell’Università di Messina nella formazione e nella ricerca più tecnologicamente avanzata. Questo traguardo – ha proseguito – testimonia la crescente capacità dell’Ateneo di farsi promotore e di coordinare partenariati internazionali di eccellenza capaci di concorrere nelle call Europee più competitive. 

La call Msca-Dn, che rappresenta il principale programma di riferimento dell’Unione europea per la formazione dottorale, si è chiusa a novembre 2021 ed ha registrato 1076 progetti. Con la partecipazione ai progetti Msca, che intendono assicurare uno sviluppo ottimale e un impiego dinamico del capitale intellettuale rappresentato da giovani ricercatori e ricercatrici promettenti, il nostro Ateneo – conclude Cuzzocrea – contribuirà alla formazione di nuove abilità, conoscenze e innovazione. Attraverso il progetto di dottorato Strike, che ha come punti cardini la mobilità e la cooperazione nella ricerca tra Paesi, settori e discipline diverse, UniMe intende incoraggiare nuove modalità di formazione alla ricerca”.