Proseguono sui Nebrodi le operazioni di controllo del vasto territorio da parte degli uomini del comando provinciale dei Carabinieri di Messina che si avvalgono del supporto del Nucleo Investigativo e dei militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, arrivati in Sicilia dopo l'agguato alla persona di Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, e della sua scorta lo scorso 18 maggio.
Nel territorio di Naso, in contrada Brucoli, è stato tratto in arresto Francesco Nicomedi, classe 1964, allevatore locale trovato in possesso di quasi 13 kg. di marijuana, con l'accusa di produzione, traffico e detenzione di stupefacenti dagli uomini del comando locale e poi tradotto in camera di sicurezza. Quest'oggi l'uomo – difeso dall'avv. Lo Presti – si è presentato per l'udienza di convalida al Tribunale di Patti che fissando la prima udienza per il prossimo 11 luglio, ne ha disposto la restrizione ai domiciliari.
La droga era occultata in un casolare di sua proprietà, già essiccata e confezionata in alcune scatole di cartone, ed abilmente occultate nel sottofondo di alcuni fusti metallici custoditi in un locale, peraltro reso inaccessibile dalla presenza di una catasta di legname, ed individuato dai "Cacciatori", un nucleo specializzato in ricerche e perquisizioni anche di luoghi non facilmente accessibili.
Nella proprietà dell'allevatore rinvenuti anche scarti alimentari derivati dalla macellazione di qualche capo di animale e per cui sono stati gli uffici dell'ASL, rinvenuto anche un fucile e coltellacci.
In una distinta operazione, la Compagnia di Sant'Agata di Militello, traevano in arresto un volto già noto agli uomini dell'Arma come Giuseppe Praticò, classe 1976, sottoposto ad obblighi di sorveglianza che non era stato trovato presso il proprio domicilio che è stato tratto in arresto di rientro da una battuta in barca presso il locale porto, e trovato in possesso di attrezzatura di pesca rubata recentemente ad un giovane di Torrenova che ne aveva denunciato il furto ed a cui è stata successivamente riconsegnata. Per Praticò è scattato quindi un nuovo arresto domiciliare per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale e ricettazione.
(Giuseppe D'Amico e Salvatore Famularo)