Attualità

Natale. Accolla: “Gesù nasce in periferia, la città cresce valorizzando quei territori e chi li abita” INTERVISTA

L’INTERVISTA. L’Arcivescovo: “Tutti i cittadini hanno diritto a vivere luoghi dignitosamente serviti perché la ricchezza, capillarità e tempestività dei servizi rende bella una città e previene la criminalità”

MESSINA – “Basta litanie della violenza. Ne sono piene le cronache dei nostri tempi. Come sarebbe bella la ‘violenza’ della tenerezza. Gesù che nasce, è l’espressione più bella della tenerezza di Dio. E allora prendiamone spunto, ognuno di noi cerchi di trovare consapevolezza che con il suo piccolo che può offrire può contribuire a creare una società, più bella e più vera. E, soprattutto, a ridare dignità all’uomo”.

E’ il cuore del messaggio di Natale dell’Arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla. Il presule volge poi lo sguardo sulla città e sull’arcidiocesi che guida come Pastore della Chiesa cattolica. Il suo pensiero va a chi vive ai margini. Una vera rinascita – taglia corto Accolla – non parte mai dall’arricchimento delle luminarie o servizi nel Centro storico solamente. Una città diventa grande, non solo geograficamente e territorialmente ma anche a livello di Comunità, se si ponte lo sguardo sulle periferie. Più le periferie sono servite, più gli uomini che le abitano possono godere di servizi come un diritto e non come un favore. Solo così si può fare vera opera di prevenzione contro il crimine. Altrimenti chi è nel bisogno si accontenta del migliore offerente. E se il migliore offerente offre nel delinquere, cresce la delinquenza, la microcriminalità, l’abbandono della scuola.

Penso che tutti i cittadini hanno diritto ad avere un luogo dignitosamente servito perché la ricchezza, la capillarità e la tempestività dei servizi rende bella una città, che diventa una metropoli di diffusione della condivisione di beni”. Questa sera Gesù rinasce. Dopo 2023 anni. Ma in che mondo? “Penso che nasce sentendo ancora più freddo”, risponde l’arcivescovo Accolla. E con il pensiero va in Terra Santa. Terra di guerra.