Gli "alberi" di natale, almeno quelli, ci saranno. Ne verranno installati tre: uno a piazza Unione Europea davanti al Municipio, uno a piazza della Repubblica davanti alla stazione ed uno in piazza Cairoli. Da palazzo Zanca fanno comunque sapere che non saranno alberi veri e propri ma decorazioni artistiche, per rispettare a pieno la visione ambientalista ed ecologista dell’amministrazione Accorinti. L' intero allestimento natalizio dovrebbe costare tra i 2mila ed i 2mila e 500 euro.L’assessore all’ambiente ed all’arredo urbano Daniele Ialacqua vorrebbe anche riuscire ad “ornare” la città con delle piantine, ma i problemi di bilancio rendono complicato persino uno stanziamento di 5mila euro. L’idea di Ialaqcua sarebbe quella di creare un percorso “verde” che va dal Piazza Castronovo al viale Europa, ma in fase di esercizio provvisorio, in cui si trova ad operare Palazzo Zanca (che non ha ancora il bilancio di previsione 2013) , non è facile sbloccare le somme.
Se gli alberi, seppur “originali" e non tradizionali, alla fine verranno montati in tre punti nevralgici di Messina, viene invece confermata l’assenza di luminarie, visto che quelle in possesso del Comune non sono a norma e non ci sono soldi per comprarne o noleggiarne di nuove.
Al Comune, qualcuno ha fatto notare che anche lo scorso anno, con Luigi Croce commissario straordinario delle’Ente , non c' erano luci a festa lungo le vie della città. Le ultime luminarie che Messina ha avuto durante le festività natalizie risalgono all’era Buzzanca, quando – va ricordato – ad accendersi non erano solo le luci ma anche le polemiche.
Molti non avranno dimenticato la denuncia degli ex consiglieri comunali Mimmo Guerrera e Nino Restuccia che, carte alla mano, dimostrarono il prelievo di 150 mila euro dal fondo di riserva e destinati al il verde pubblico per coprire i costi degli addobbi natalizi.(VEDI CORRELATO) . Sprechi e sperpero di denaro pubblico che né Croce né Accorinti hanno giustamente inteso ripetere.
Ma torniamo ad oggi per dire che, se sul fronte festivo, dunque, sarà un Natale spoglio, il Comune è pronto ad intervenire invece per ciò che concerne i problemi che hanno riflessi sulla vita quotidiana. In particolare, sull’illuminazione pubblica, visto che, in seguito ai furti di rame, circa 20 chilometri di cavi asportati, diverse zone della città si sono ritrovate al buio. Un “guadagno” di 6mila euro per i ladri, ma un danno di oltre 100mila euro per il Comune, che adesso prova ad intervenire in modo tale da evitare il ripetersi di tali fenomeni.
Entro fine anno potrebbe tornare la luce nella parte alta di via Palermo, zona densamente abitata, rimasta al buio da oltre un mese. Successivamente si interverrà anche a Gravitelli e a San Filippo. A breve, infine, sempre per redente la città esteticamente più "attaraente" verranno ripristinate anche tre fontane: Orione a piazza Duomo, Pigna e Gennaro alle due estremità del corso Cavour.