Sarà processato il prossimo 11 dicembre l’ucraino Sergy Kryvodud, il comandante della nave HC Rubina che il 17 marzo 2012, senza controllo, andò ad arenarsi sulla spiaggia di Ganzirri. Il gup Antonino Genovese stamani lo ha rinviato a giudizio per le ipotesi di reato di naufragio colposo e violazione del codice della navigazione. Il comandante, nel corso dell’interrogatorio, aveva ammesso di essersi distratto durante la navigazione nello Stretto di Messina. La nave, di 126 metri e settemila tonnellate di stazza, priva di controllo puntò la costa messinese. Erano da poco trascorse le 22. Quando il comandante ucraino se ne accorse ebbe appena il tempo di diminuire la velocità ma non riuscì a evitare che l’imbarcazione s’incagliasse a pochi metri dalla spiaggia. Nell’incidente rimasero illesi i 16 membri dell’equipaggio mentre la nave riportò una piccola falla nello scafo. Il cargo navigava senza carico, proveniente dal porto turco di Iskenderun, ed era diretto a Marina di Carrara. Le indagini hanno poi accertato che sulla plancia, oltre al comandante, non c’erano altri membri dell’equipaggio come invece è obbligatorio quando si attraversa lo Stretto di Messina, uno dei bracci di mare più pericolosi del Mediterraneo.