La prima battaglia sul risanamento, quella che prevedeva la dichiarazione dello stato d’emergenza, è fallita. L’allora governo nazionale gialloverde si basò sul no della Protezione civile e non se ne fece nulla, nonostante l’ok della giunta Musumeci. Con l’ingresso del Pd nel governo Conte bis qualcosa potrebbe cambiare. E nel giorno in cui una delegazione di parlamentari è in città per visitare le baracche, il deputato dem Pietro Navarra presenta una proposta di legge per la gestione commissariale del risanamento.
La proposta prevede uno stanziamento complessivo di 230 milioni di euro (50 milioni per il 2020 e 90 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022) per assicurare la realizzazione di quegli interventi indifferibili ed urgenti che permettano il definitivo superamento dell’emergenza sociale.
Secondo quanto previsto dalla proposta di legge, toccherà al Commissario Straordinario nominato dal Governo, d’intesa con la Regione Sicilia e il Comune di Messina, programmare l’uso delle risorse finanziarie e sovrintendere alle fasi di prosecuzione e completamento delle attività. Il Commissario potrà avvalersi di strutture delle amministrazioni centrali o territoriali interessate, con particolare riguardo all’Agenzia per il risanamento e la riqualificazione urbana della città di Messina, nel limite delle risorse disponibili.
“Nella mia esperienza professionale e politica – afferma Navarra – ho sempre prestato la massima attenzione alla concretezza dei progetti. Per questo, da quando il Partito Democratico è diventato forza di Governo, ritengo di potere affrontare un problematica così grave per la nostra comunità attraverso strumenti concreti. Sono fiducioso che questo Governo riserverà le dovute attenzioni al degrado in cui si trovano da oltre 100 anni certe aree di Messina“.
Navarra fa un appello ai parlamentari messinesi e siciliani di aderire alla proposta per dare voce unitaria, al di là delle forze politiche di appartenenza, ad una battaglia che non ha e non deve avere un colore politico. “Generazioni di baraccati messinesi – prosegue Navarra – per più di un secolo hanno vissuto nella metafora di un terremoto infinito, ma anche nella speranza che, prima o poi, la loro vita provvisoria dovesse avere una fine. Ho chiesto ai rappresentanti di Governo di appoggiare la mia iniziativa, per dare riscontri a chi, per troppo tempo, non ha avuto garantita dalle istituzioni la dovuta attenzione“.
Quello stato di emergenza chiesto nel 2018 e non ottenuto è in realtà nei fatti. Basta girare nelle aree degradate che riguardando gli ambiti del risanamento per verificare le condizioni igienico-sanitarie carenti, gli scarichi fognari a cielo aperto, i cumuli di rifiuti abbandonati, le esalazioni maleodoranti, le coperture delle abitazioni in cemento-amianto. L’appello del Comune e della Regione per lo stato d’emergenza era focalizzato proprio sui rischi reali sul piano sanitario.
“Non siamo di fronte a un disastro conseguente a una calamità imprevista e imprevedibile, ma abbiamo comunque il dovere – conclude il parlamentare del PD – di rispondere a un grido di soccorso da parte di una comunità attualmente condannata a un ineluttabile sottosviluppo ambientale, economico e sociale”.
Resta da vedere se il governo giallorosso, adesso che l’allarme proviene da un deputato della maggioranza, si deciderà a dare risposte concrete, ovvero quei poteri straordinari che consentirebbero di bypassare lungaggini burocratiche e tempi biblici.
Proprio oggi sarà a Messina, una delegazione di parlamentari, rimasti sgomenti dalle immagini della mostra sulle baraccopoli della città dello Stretto, fortemente voluta da Matilde Siracusano. La mostra, con le foto straordinarie di Federico Ficarra, ha suscitato la reazione di quanti forse credevano che la storia delle baracche a Messina fosse una leggenda.
A guidare il gruppo sarà l’ex ministro ed attualmente capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini. Al sopralluogo parteciperanno anche i parlamentari Stefania Prestigiacomo, Renato Schifani, Nino Germanà, Giusi Bartolozzi, Gabriella Giammanco, Urania Papatheu e Francesco Scoma. Saranno, inoltre, presenti il vice sindaco di Messina, Salvatore Mondello, l’assessore regionale agli Enti locali, Bernadette Grasso, e il presidente di ArisMe, Marcello Scurria. I deputati potranno verificare quel che per la verità è sotto gli occhi di tutti da decenni.
Che Roma abbia chiuso gli occhi di fronte alle drammatiche condizioni in cui vivono centinaia di famiglie, è un fatto che risale agli anni in cui Pancrazio De Pasquale gridava a gran voce. Restando inascoltato.