25 anni per l’ex parlamentare del Psdi, Paolo Romeo, 13 anni per l’ex sottosegretario regionale, Alberto Sarra, assoluzione invece per l’ex senatore di FI Antonio Caridi e per l’ex presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa.
Sono alcune delle condanne (quelle più eccellenti) comminate dal giudice Silvia Capone , nella sentenza di primo grado del rito ordinario del processo “Gotha” contro la “cupola” e la componente masso-politica, ovvero la mente pensante della ‘ndrangheta, in grado di elaborare strategie , dettare regole nei confronti dei tre mandamenti reggini, Piromalli, De Stefano-Tegano e Nirto-Scalzone, tenendoli insieme, senza più alcun spargimento di sangue.
Una sentenza, giunta dopo 4 anni di udienze che è stata letta nell’aula bunker Viale Calabria, ieri sera intorno alle 21:00. In tutto 30 sono state le sentenze, 15 condanne e 15 assoluzioni. Se eclatanti sono state le condanne nei confronti di Paolo Romeo e Alberto Sarra, altrettanto clamorose sono state le assoluzioni nei confronti dell’ex senatore Caridi e dell’ex presidente della Provincia di Reggio Calabria, Raffa.
Il processo Gotha, fin dall’inizio è stato definito il processo dei processi alla “cupola” reggina. Una cupola in grado come già scritto di condizionare le vicende politiche reggine, con ricadute regionali e nazionali, stabilendo chi doveva ricoprire i vari ruoli istituzionali e il ruolo delle cosche era quello di assicurare quei pacchetti di voti necessari da far eleggere i soggetti indicati dalla cupola, guidata dall’ex parlamentare Paolo Romeo.