Naso: lo stato di abbandono del chiostro dei -Minori Osservanti- . Interrogazione del consigliere comunale, Rubino

Il chiostro dei Minori osservanti di Naso versa in uno stato di totale abbandono.

Questa struttura, del trecento, è al centro di un’interrogazione, che di seguito integralmente riportiamo, presentata dal consigliere del Pd Giovanni Rubino.

«Il sottoscritto Consigliere Comunale RUBINO Giovanni.

PREMETTE

Che negli anni ’90 l’Amministrazione Comunale di Naso iniziò i lavori del recupero dell’ex-macello e dell’adiacente Chiostro dei Minori Osservanti ottenendo, purtroppo, il discutibile risultato di affiancare un orribile scheletro in cemento armato al bellissimo Chiostro di epoca trecentesca. Ad oggi l’opera è una delle tante incompiute di questo paese;

Che l’Amministrazione-Caliò, a seguito della promozione e adesione del Comune di Naso al PIT 21 “Polo Turistico Tirreno Centrale”, con i fondi POR 2000/2006, nel 2001 ottenne il finanziamento per la “Ristrutturazione e restauro dell’ex-macello e dell’annesso Chiostro dei Minori Osservanti” per un importo complessivo di circa 1,3 milioni di euro;

Che con l’Amministrazione-Emanuele, come già evidenziato nella precedente interrogazione riguardante i lavori di restauro del teatro “Vittorio Alfieri”, anche il finanziamento sopra citato, a causa delle inadempienze dell’Amministrazione e per le azioni legali poste in essere contro la nomina del project manager, rischiò di finire in malora;

Che nel marzo 2007 il sindaco di Naso, ha puntualmente revocato l’incarico di progettazione e direzione dei lavori al tecnico incaricato, architetto Teresa Vadalà. Tale incarico venne poi direttamente affidato all’architetto Francesco Giordano, assunto per chiamata nominativa in posto vacante della dotazione organica. Nel luglio del 2008, a seguito dell’intervenuta interruzione del rapporto di lavoro a tempo determinato con l’architetto Giordano,inspiegabilmente l’incarico professionale viene affidato a tecnici esterni: al medesimo architetto Francesco Giordano, ex-dipendente comunale a tempo determinato!!! Nonché all’architetto Carmela Notaristefano che già aveva avuto contratti di Co.co.co. nello stesso periodo di assunzione dell’architetto Giordano.

Sempre nel marzo del 2007 la ditta appaltatrice dei lavori ha notificato un atto di costituzione in mora, dichiarando di ritenere risolto il contratto di appalto stipulato col comune di Naso per fatto e colpa del Comune, invitando l’ente appaltante a pagare i lavori eseguiti, svincolare e restituire le polizze stipulate e risarcire i danni;

Che dall’inizio dei lavori di ristrutturazione e restauro dell’ex-macello e dell’annesso Chiostro dei Minori Osservanti, avvenuto nell’anno 2004, sono trascorsi quasi cinque anni ed il risultato è il seguente: lavori fermi e una complessa matassa giudiziaria.

RILEVA

Che le opere realizzate non sono più del 30% di quelle previste;

Che la struttura si trova in uno stato di completo abbandono e precisamente: si accede facilmente al suo interno, la struttura realizzata in cemento armato presenta molteplici infiltrazioni d’acqua e nel solaio di copertura si nota il suo distacco, il chiostro è pieno di erbacce alte oltre un metro e, quindi, si presume che l’ultima pulitura risale all’inizio della scorsa estate. Del cantiere precedentemente allestito non vi è traccia;

Che la precedente amministrazione aveva organizzato nel suggestivo scenario del chiostro delle manifestazioni culturali atte a far rivivere e conoscere questa notevole, antica struttura e che per amor di verità anche l’attuale sindaco, nell’estate 2002 cioè nell’immediatezza della sua elezione, nel Chiostro del convento organizzò una rassegna culturale di grande spessore con relativo invito di politici della zona e non. In una di quelle occasioni, come in altre, aveva pure dichiarato che la “città Naso sarebbe diventata la Taormina dei Nebrodi”. Purtroppo a vederla oggi dopo questa pluriennale cura delle due amministrazioni- Emanuele più che Taormina dei Nebrodi, sembra Kabul;

Che se si perde il finanziamento e/o non si riesce a completare e/o a collaudare l’opera nei tempi assegnati dalla Regione Siciliana, questa sarà l’ennesima incompiuta, l’ennesimo spreco di soldi pubblici e per ultimo ma non per importanza il degrado, forse definitivo di un altro bene storico-culturale di questa cittadina;

PER INCISO:

ogni opera pubblica il cui finanziamento è stato reperito dalle precedenti amministrazioni e poi gestito dall’amministrazione-Emanuele: teatro “Alfieri”, Chiostro Minori Osservanti, consolidamento centro storico, restauro ex Casa Collica, completamento Casa Albergo per gli anziani, riqualificazione e/o realizzazione piazze, scuola elementare di contrada Cresta ecc. non è stata completata, collaudata e resa fruibile. Anzi la litigiosità dell’amministrazione ha gravato e graverà il Comune di Naso di enormi spese per la mole di contenzioso scaturito e conseguentemente la cittadinanza nasitana, oltre a non ottenere la fruizione delle opere pubbliche, si troverà a pagare spese legali e risarcimenti.

QUANTO SOPRA PREMESSO INTERROGA IL SINDACO

per sapere nella fattispecie

Quali sono i motivi per il quale l’impresa appaltatrice ha sospeso i lavori e richiesto il risarcimento danni;

Se l’architetto Teresa Vadalà, primo progettista e direttore dei lavori, ha intrapreso azioni legali contro il Comune di Naso;

A che punto è la vicenda legale tra il comune di Naso e l’impresa appaltatrice e se potrà concludersi in tempi brevi;

Quando e come saranno ripresi i lavori. In considerazione che a breve la Regione Siciliana dovrà rendicontare alla Comunità Europea la spesa relativa ai fondi POR 2000/2006;

Perché non è intervenuto, ad oggi, come si rileva dalla documentazione fotografica, per la messa in sicurezza della struttura e delle pertinenze, stante la facilità d’accesso alla zona di pericolo, al fine, anche in questo caso, di prevenire e/o evitare eventuali incidenti anche gravi, sia nelle ore diurne e/o notturne.

Si richiede risposta scritta.

Il Consigliere Comunale

Giovanni RUBINO».