Nell’ambito di “Salina Isola Slow” è stato celebrato un “matrimonio” di sapori di eccellenze tra il Parco dei Nebrodi e le Isole Eolie.
Ha salpato dal Porto di Sant’Agata Militello un peschereccio con a bordo il Commissario Straordinario dell’Ente Parco dei Nebrodi, Antonino Ferro, assieme ad una delegazione dei Comuni del Parco e ad un’autorevole rappresentanza di produttori e ristoratori dei Nebrodi, portando con se prodotti dei Presìdi Slow Food dei Nebrodi.
Una volta giunti sull’isola di Salina, al suono di mandolino, chitarra e flauto, ad accoglierlo erano presenti il Sindaco di Santa Marina di Salina, Massimo Lo Schiavo, il Sindaco di Malfa, Salvatore Longhitano, l’assessore del Comune di Leni, Carla Rando e l’Assessore Provinciale, Agricoltura e Pesca, Salvatore Martelli e diversi produttori dell’Isola.
A fare gli onori di casa Rosario Gugliotta, fiduciario Slow Food Valdemone, organizzatore della sesta edizione di Salina Isola Slow.
Il Commissario dell’Ente Parco, nel corso di un incontro, sulla splendida terrazza del porto di Santa Marina di Salina, ha donato simbolicamente agli amministratori locali una cesta con i prodotti tipici dei eccellenza dei Nebrodi, ricevendo in cambio capperi e malvasia, così da sancire ufficialmente un matrimonio fra due territori ricchi di diversità.
“Oggi si corona un sogno – ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Ente Parco, Antonino Ferro – che lega idealmente due territori, il Parco dei Nebrodi con le Eolie, ricchi di biodiversità e tradizioni eno – gastronomiche. Adesso dobbiamo puntare al grande distretto turistico ambientale Nebrodi – Eolie che leghi le eccellenze di due “Isole” dai siti archeologici, alle riserve, alle bellezze paesaggistiche, flora e fauna, alle tradizioni culturali per mettere a frutto una crescita turistica complementare”.
Le delizie, frutto della natura, saranno degustate, durante le attività Slow Food previste per Salina Isola Slow, oggi e domani, per celebrare le nozze fra due territori Slow. anche la ditta Emanumiele di Galati Mamertino.
A bordo del peschereccio, oltre ai presìdi del suino nero dei Nebrodi, della provola e dell’olio di Minuta, erano presenti tra gli altri anche giornalisti, troupe televisive, la piccola orchestra folclorica “I Nebrodi” di Ficarra, e in rappresentanza della filiera di produzione, allevamento – trasformazione e degustazione, i F.lli Franco e Pippo Borrello di Sinagra, e per la ristorazione il titolare dell’Antica Filanda di Caprileone. Alla manifestazione era presente anche la ditta Emanumiele di Galati Mamertino, per la produzione del miele.
L’obiettivo è di abbinare i presìdi Slow Food dei territori dei Nebrodi, quali il suino nero, la provola dei Nebrodi, l’olio di minuta e il miele, con il presidio del cappero di Salina, e malvasia in un’unione di sapori di eccellenze.
Il percorso si inserisce nel progetto del Parco dei Nebrodi denominato “La Strada dei sapori” ed intende creare un pacchetto turistico, in cui vengono integrate le due aree, attraverso la proposizione di itinerari che abbiano in comune la proposizione, oltre che dei beni paesaggistici e culturali anche di quelli enogastronomici, scelti fra i più rappresentativi dei due territori.
In definitiva la manifestazione Salina Isola Slow, nel corso dei cinque anni di attività, ha richiamato sull’isola diverse migliaia di utenti, permettendo la valorizzazione del marchio della malvasia e della cultura vitivinicola ad essa legata, la valorizzazione del cappero, fra cui, in risalto, quelli a produzione biologica, e mettendo in evidenza il mondo della pesca tradizionale, realizzando in definitiva una promozione strategica del territorio, che unito a quello del Parco dei Nebrodi e mediante la realizzazione di percorsi enogastronomici, sono diventati elementi peculiari di attrazione turistica.