“Non c’è lido più lontano di quello dove non si approda”.
Così scrive Stefano D’Arrigo nel suo capolavoro Horcynus Orca, un romanzo-mondo, una storia di peripezie tra mare e terra, una storia di memoria tra conquiste e dolore sullo sfondo della Sicilia, vera protagonista tanto amata e odiata. Un capolavoro in cui ogni dettaglio è vissuto e curato minuziosamente (15 anni per correggere le bozze già sotto contratto), che torna oggi, finalmente, al centro dell’interesse internazionale, grazie alla recente edizione del libro nella traduzione tedesca e a quelle in corso di realizzazione in Francia, Spagna e Stati Uniti.
Ancora troppo disconosciuto, perfino e soprattutto qui nella sua terra, merita di essere difeso e valorizzato proprio da chi lo ha più vicino, da chi vive i suoi luoghi e li fa propri; questo è l’intento della Fondazione Horcynus Orca e dei suoi numerosissimi partner, per accendere scintille di curiosità e vivere in maniera diversa questi spazi nei quali ci troviamo spesso immersi senza vederli più.
Nasce, allora, il progetto NEL VENTRE DELL’ORCA — Itinerari performativi su Horcynus Orca a cento anni dalla nascita di Stefano D’Arrigo, per celebrare nel centenario della sua nascita lo scrittore al cui capolavoro Horcynus Orca sono ispirati i nomi della Fondazione capofila del progetto e il Parco omonimo. Saranno numerosi, nuovi e di particolare rilevanza gli appuntamenti in programma, che verranno ospitati nel Complesso Monumentale di Capo Peloro di Messina, dove ha sede la Fondazione di ricerca Horcynus Orca.
Alla Feltrinelli Point di Messina è stata presentata l’iniziativa e il suo ricchissimo programma, pieno di spettacoli teatrali e innovative performance artistiche interattive. Erano presenti Giacomo Farina (Fondazione Horcynus Orca), Massimo Barilla (Mana Chuma Teatro), Gigi Spedale (Rete Latitudini), Caterina Pastura (SabirFest), Dario Tomasello (Dipartimento COSPECS Università di Messina), Nello Cutugno (Pro Loco Capo Peloro), Maurizio Puglisi (Nutrimenti Terrestri), Guglielmo Pispisa (scrittore), Gigi Giacobbe (critico teatrale).
Il titolo “Nel ventre dell’Orca” trae ispirazione dall’opera di George Orwell Nel ventre della balena, che diviene qui l’Orca di D’Arrigo entro cui il lavoro, nato dalla sinergia degli ambiziosi partner, si immerge e vuole essere ripensato. Il merito è, infatti, di Mana Chuma Teatro (direzione e realizzazione artistica), Fondazione Horcynus Orca (sviluppo tecnologico, produzione e post- produzione video scenografie interattive, apporto dell’infrastruttura tecnologica), Rete Latitudini (Premio della Critica 2019 ANCT – Organizzazione degli spettacoli, promozione e comunicazione nazionale e futura circuitazione), Comitato promotore SabirFest (azioni di ricerca letteraria ed editoriale, propedeutiche allo sviluppo del percorso artistico). Insieme alla collaborazione con Centro Internazionale di Studi sulla Performatività delle Arti e degli Immaginari Sociali dell’Università di Messina, Oficina cultural Ambajada de España, Pro Loco di Capo Peloro, ERSU Messina.
I diversi appuntamenti sono il risultato delle loro istanze diverse, della loro relazione e del lavoro di ricerca tramite punti di vista, approcci e fatiche diverse, e non vogliono assolutamente rimanere una tantum. “Vogliamo offrire la possibilità di rileggere e confrontarsi con un capolavoro della letteratura e aprire spazi nuovi e infrastrutture; è un progetto che si origina in occasione della ricorrenza, ma che non resterà ad esso legato, vorremmo generare da qui due segni forti per la città: un riconoscimento fisico a D’Arrigo, intitolandogli la piazza davanti al parco, ancora senza nome, e il focalizzare lì un centro documentazione sulla sua figura” afferma Massimo Barilla.
Dal 13 al 22 dicembre verranno proposte varietà ed eventi performativi site-specific di danza, letteratura e arte visiva, con compagnie provenienti da tutte le parti della Sicilia, accomunate dall’innovazione e sperimentazione artistica, elemento caro da sempre alla Fondazione Horcynus Orca. Il soggetto sarà l’universo tematico del “duemari”, in tutte le sue componenti fisiche, scientifiche e letterarie, anche attraverso la messa in relazione con gli scenari immersivi. Il fulcro delle attività sarà proprio la stanza “nello Scill’e Cariddi“, una sala immersiva scenografica interattiva del sito archeologico di Capo Peloro, in cui si svolgeranno gli incontri e, in particolare, l’originale performance teatrale immersiva, ispirata al capolavoro di D’Arrigo Horcynus Orca, realizzata da Mana Chuma Teatro (Premio della Critica 2019 ANCT), con una scenografia virtuale e interattiva.
“Abbiamo voluto dare spazio ad una nuova drammaturgia che abbandoni l’idea di un’estetica quasi a-personale, la camera nera con le quinte e il fondale dove l’attore decide tutto; per inserire, invece, attore e spettatore dentro spazi con un’anima. È una sperimentazione molto coraggiosa ma ha quel quid in più necessario” dichiara Giacomo Farina.
Il cuore di questo viaggio nel ventre dell’Orca sarà il 17 dicembre, data di nascita dell’autore messinese. La mattina al Dipartimento di Scienze Cognitive verrà affrontato il tema “Horcynus Orca, Un’opera in Traduzione” con Gaspare Balsamo, Moshe Kahn e Michela De Domenico, un’analisi attenta sul valore del linguaggio nell’opera. Nel pomeriggio ci si sposta al Complesso Monumentale di Capo Peloro per una rilettura personale del romanzo con tre grandi scrittori contemporanei: Nadia Terranova, Silvio Perrella e Guglielmo Pispisa, che racconteranno l’influenza di D’Arrigo come ispirazione nelle loro scritture e forme narrative così diverse, per la descrizione di questi luoghi un po’ magici ed esotici. In serata, infine, l’Epica Fiera di Gaspare Balsamo.
“Vogliamo dare valore ad un autore che è sconcertante sia ancora così poco conosciuto e ad un’opera, il suo capolavoro, che al momento è nuovamente non leggibile perché non disponibile. Siamo ostinati, un’ostinazione non so fino a che punto suicida, ma crediamo nella cultura come elemento costitutivo della città, della sua vita e delle generazioni future. Vogliamo dimostrare che la cultura non è un appannaggio esclusivo di sette ma un potente processo di aggregazione” dichiara Caterina Pastura di SabirFest.
È un lavoro di rete efficace, complesso ed energico, come lo ritiene Gigi Spedale di Rete Latitudini, che si impegna proprio nel mettere in connessione realtà diverse in Sicilia per una nuova drammaturgia, raccogliendo le migliori e più attive compagnie siciliane, e rendendole qui parte del progetto.
Questo viaggio nel mondo di Stefano D’Arrigo “mette insieme realtà che raramente hanno possibilità di confrontarsi” come afferma Maurizio Puglisi di Compagnia Nutrimenti Terrestri, facendo incontrare, inoltre, teatro, cinema sperimentale e innovazione tecnologica. Il tutto vissuto estemporaneamente in uno spazio intimo tra pubblico e performer.
Un’occasione da non perdere per difendere la nostra storia, la nostra cultura, e il bisogno inopinabile di essa per conoscere, per migliorare, per cambiare.
PROGRAMMA SEZIONE PERFORMATIVA
VENERDÌ 13 DICEMBRE
ore 20:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
IL MURO di e con Turi Zinna
regia di Federico Magnano San Lio
produzione RETABLO
SABATO 14 DICEMBRE
ore 20:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
‘U PAPPAIADDU CA CUNTA 3 CUNTI
di e con Giuseppe Provinzano
live painting di Petra Trombini
produzione BABEL
DOMENICA 15 DICEMBRE
ore 19:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
I-SOLA di e con Simona Miraglia
produzione IN ARTE
MARTEDÌ 17 DICEMBRE
ore 9:00- Aula 2 – Dipartimento Scienze Cognitive UNIME
Via Concezione, 6 – Messina
HORCYNUS ORCA,
UN’OPERA “IN TRADUZIONE“
con Moshe Kahn, Gaspare Balsamo, Michela De Domenico
conduce Dario Tomasello
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ore 16:00 – Sala Consolo
Complesso monumentale di Capo Peloro
UNO STRETTO LABIRINTO DI STORIE:
DAI LUOGHI DI HORCYNUS ORCA
con Silvio Perrella, Guglielmo Pispisa, Nadia Terranova
conduce Caterina Pastura
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ore 20:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
EPICA FERA di e con Gaspare Balsamo
musiche dal vivo di Francesco Salvadore
produzione CENTRO CULTURALE MOBILITÀ DELLE ARTI
VENERDÌ 20 DICEMBRE
ore 20:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
NIÑO di Tino Caspanello
con Cinzia Muscolino
produzione PUBBLICO INCANTO – SMART
SABATO 21 DICEMBRE
ore 20:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
I GIORNI DELLA FERA – Cap. 1
performance teatrale immersiva-interattiva
di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Mariano Nieddu
produzione MANA CHUMA
DOMENICA 22 DICEMBRE
ore 19:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
LO SCOGLIO DEL MANNARO
di e con Simone Corso
progetto sonoro e luci di Adriana Mangano
produzione NUTRIMENTI TERRESTRI
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ore 21:00 – Sala immersiva
Complesso monumentale di Capo Peloro
I GIORNI DELLA FERA – Cap. 1
performance teatrale immersiva-interattiva
di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Mariano Nieddu
produzione MANA CHUMA
in caso di superamento della capienza della sala immersiva, si effettuerà una replica un’ora dopo la fine degli spettacoli.