Si vanno spegnendo i flussi di protesta che hanno caratterizzato le ultime settimane all'interno del panorama scolastico messinese. "Il giornale degli studenti" ne ha seguiti alcuni ed oggi racconta la fine dell'occupazione presso il Liceo Archimede. Ogni informazione è contenuta nel Wikimede di Blog34 targato Aurelio Micalizzi.
Giorno 16 Dicembre dell’anno 2014 si conclude l’occupazione del Liceo Scientifico Archimede. Durata ben quindici giorni, anche quest’anno l’Archimede ‘riceve il primato’ di scuola messinese col maggior numero di giorni di occupazione. I commenti di disapprovazione, mossi da molti degli studenti più vicini alla protesta, si stanno facendo sentire soprattutto sui social, dove si lamenta la scarsa partecipazione dei ragazzi che, a dire di alcuni, hanno preferito il letto alla scuola. La delusione diventa ancor più grande al solo pensiero che la circolare, che avrebbe fatto luce sull’esistenza o meno di un ultimo potenziale giorno di scuola prima delle tanto attese vacanze di Natale, è appena uscita, indicendo il normale svolgimento delle lezioni giorno 19 Dicembre.
Molti studenti hanno lamentato la sommaria organizzazione del direttivo, al quale spettava il compito relativo alla sicurezza nell’istituto, in quanto sono stati riportati diversi danni a delle serrature, ad una finestra, ad una lavagna e ad un tavolo da ping pong; danni che comunque sono stati tutti riparati dagli studenti che hanno partecipato alle spese. Molte, variegate e spesso contrastanti sono le opinioni dei ragazzi sull’occupazione. E’ difficile, ragionando da giovani studenti, definire categoricamente giusta o sbagliata questa forma di protesta. Quello che è assolutamente certo è che le mattine dell’occupazione tolgono la serietà e tristezza dal volto di noi studenti. Ci proiettano verso nuovi orizzonti, scopriamo un nuovo mondo all’insegna degli amici e dei compagni. Andiamo in quel luogo, spesso definito carcere, per essere più uniti, per combattere per motivi giusti o sbagliati, purché vengano combattuti insieme.
Per avere un ricordo di quella che è stata la nostra adolescenza, alcuni dei nostri anni migliori. Per avere un’altra idea della scuola, non solo fatta di libri, muri e banchi freddi come cadaveri, ma delle persone che la ‘abitano’ che convivono insieme e che costituiscono, volenti o nolenti, il vero splendido aspetto della giovinezza. Se è questo, si, sono contento di ‘sprecare’ due settimane d’istruzione per qualcosa di umanamente più elevato, perché sono sicuro che da grande, quando penserò alla scuola, non ricorderò nemmeno una delle pagine studiate nei quattordici giorni prima delle vacanze di Natale, ma sicuramente ricorderò il profumo dell’aria che si respirava i giorni in cui, quando varcavo quella soglia, leggevo quel lenzuolo con sopra scritto “Archimede occupato”.
Questo è tutto, o almeno in parte. La redazione del Wikimede vi augura un lieto proseguimento delle vostre esistenze, con la speranza che questo venerdì non procuri troppi scoraggiamenti nei vostri animi.
Aurelio Micalizzi
Redazione Blog34