Si affaccia sul weekend "Il giornale degli studenti" e lo fa con notizie provenienti dal Liceo La Farina e contenute nel LaFarina.News di Blog34, targato Alessandro Triolo. Scambi culturali, conferenze e dibattiti animano l'articolo.
"A volte ritornano", si sentì vagamente riecheggiare tra i corridoi alla notizia di un secondo incontro con il linguista Francesco Sabatini. "A volte ritornano", esclamarono i ragazzi del liceo scientifico Augusto Righi di Bologna, alla proposta di uno scambio culturale con noi “LaFarinoti”. "Sempre se non restano", si potrebbe aggiungere. Dunque, tocca certamente fare un breve approfondimento sul suddetto incontro di giorno 5 marzo.
Per il Presidente onorario dell’Accademia della Crusca, si è trattato quindi della seconda onorevole apparizione in un convegno allestito dai docenti del La Farina, vista la sua partecipazione a quello tenutosi nel mese di novembre “Il classico del terzo millennio”, della stessa matrice scolastica. Si è discusso principalmente di questioni linguistiche anche dal punto di vista storico, di come si studia l'italiano nelle scuole, fino alla problematica dell'anglofilia. Varie classi hanno studiato saggi e interviste fatte a lui, approfondendo perciò argomenti riguardanti la lingua italiana e il suo sviluppo. Sabatini difende la lingua di cui però non reclama la "purezza", dato che le lingue si evolvono, bensì la funzionalità alla comunicazione. La lingua italiana va preservata fra le tante che si parlano nel mondo e non deve essere soppiantata dall'inglese, dato che essa testimonia la cultura e la storia italiana. Inoltre, il presidente emerito ha espresso più volte ammirazione per il fatto che i presenti avessero studiato così approfonditamente argomenti non facenti parte del programma, causa le tante domande a lui rivolte. E il La Farina lo ringrazia, ancora una volta.
Qualche giorno prima di Francesco Sabatini, invece, a riempire l’Aula Magna del La Farina è stato l’incontro con il vice caporedattore della Gazzetta del Sud Lucio D’Amico e la giornalista Elisabetta Reale. Si è discusso di impegno civile, del desiderio di raccontare la realtà che ci circonda, della netta e spassionata differenza tra il “vero” giornalista e un semplice raccoglitore di notizie. Il giornalismo come missione, come passione, come romantico appiglio alla perseveranza nella della verità, che, come ha affermato Elisabetta Reale, non deve mai restare in superficie. Tutte le seconde e le terze liceali presenti, eccetto una piccola parte di studenti che, come già riportato sopra, trovava l’accoglienza della bella Bologna e dei suoi celebri portici. Perciò, è dal 23 al 27 febbraio che il liceo Righi di Bologna ha accolto i ragazzi del La Farina, per poi aspettare che gli venga, ovviamente, ricambiato il gentil favore. Alle tante genuine e vivaci emozioni dovute ai nuovi incontri, all’unicità dell’esperienza, faceva da sfondo un programma basato saggiamente sulle più “note” stragi che hanno visto tristemente protagonista la città di Bologna, come quella della stazione datata 2 agosto 1980, che ha contato, purtroppo, 85 vittime, e la strage di Ustica, l’aereo abbattuto che ha portato sul fondo del Mare Adriatico gli 81 passeggeri che aveva a bordo. Una “quattro giorni” che ha consegnato a tutti i coinvolti ricordi ed esperienze inossidabili.
Per questa settimana è tutto. Au revoir!
Alessandro Triolo
Redazione Blog34