Riprende il suo ciclo di pubblicazioni settimanale "Il giornale degli studenti". Si comincia con il Liceo Seguenza, raccontato dal CronoSeguenza di Blog34 e dalla penna di Emanuele Giorgianni, all'interno del quale è contenuta una particolare analisi dell'ultima allerta meteo che ha coinvolto il panorama scolastico messinese.
Giorno quattro, corrente mese, anche il Liceo Scientifico Seguenza si è prestato alla annuale presentazione delle liste. Ha quindi svelato davanti agli occhi attenti e ricolmi di aspettative di ognuno di noi, quelli che sono e saranno i programmi e i disegni di legge, se cosi possiamo chiamarli, che sono manifesto delle rispettive liste e che tanto bene promettono per il futuro. Ma probabilmente, anzi sicuramente l'evento più importate della settimana, non è questo, ma il fatto che le scuole, tutte, di ogni ordine e grado sono state chiuse per allerta meteo.
Iniziamo col dire, come è ovvio che sia, che la settimana trascorsa quindi, non è stata composta, come di consueto, dai classici cinque giorni lavorativi, ma, almeno per noi studenti, si è prolungata solo fino a mercoledì. I motivi sono a tutti noti, quando si presenta il rischio di un possibile e imminente disastro idrogeologico causato da intemperie di una certa entità lungo il territorio, il territorio in cui viviamo, è più che corretto, quanto opportuno, predisporre la chiusura degli edifici pubblici statali e privati. In un certo senso il disastro in questo modo ed entro certi limiti, si cerca sempre di evitarlo e seppur con le dovute eccezioni, fortunatamente, anche questa volta si è riusciti nell’intento. Rimangono numerosi casi, che non possiamo considerare isolati, di quelle che sono state ripercussioni anche ingenti e violente di natura varia, alle infrastrutture cittadine e alle abitazioni, colpite dalle intemperie durante i giorni di maggior allerta e di maggior pericolo.
Questi danni e questi numerosi accaduti, non fanno altro che incrementare maggiormente paura e preoccupazione in ognuno, la devastante forza con la quale, per fare un esempio, le trombe d’aria e gli uragani si abbattono sul territorio sembrano crescere in maniera esponenziale. La preoccupazione per eventi così funesti, trova anche terreno fertile per quanto riguarda quell’antico interrogativo che spostava l’attenzione di tutti su quelle che sono le reali condizioni degli apparati edilizi cittadini e le contromisure da adottare nel caso di tali circostanze.
Dovrebbe essere comunque ancora più opportuno domandarsi allora quelle che sono le precauzioni da adottare durante avvicendamenti di tal tipo, perché non tutto risulta prevedibile, ma ciò che può esser prevenuto può comunque essere gestito in modo più consono al contesto, e non si creerebbero quei problemi “dell’ultima ora” che sono necessariamente legati ad una impreparazione diffusa. I piani di regolazione di apparati edilizi, più o meno a rischio dovrebbero essere costantemente revisionati e aggiornati; la manutenzione dei componenti dell’arredo urbano e la periodica attenzione con la quale si crede, siano supervisionati, andrebbe estesa maggiormente in modo da interessare, progressivamente tutto il territorio cittadino. In questo modo si andrebbe a porre ugual attenzione ad ogni differente realtà che fa parte del territorio, garantendo maggior tutela a quelle piccole componenti territoriali, dove realmente sarebbero immediatamente necessarie nuovi provvedimenti, che poi sono quelle che rimangono maggiormente coinvolte in termini di calamità “naturali”.
La telefonata a casa da parte del sindaco, che informa attraverso una registrazione, di evitare per quanto possibile, di abbandonare le rispettive abitazioni, risulta quindi davvero insufficiente. Le case che crollano sono le nostre, le vostre, il terrirorio su cui sono costruite è lo stesso che calpestiamo. Attenzione pertanto ad esser contenti delle varie ed eventuali allerte meteo, perché il territorio risulta costantemente a rischio e, noi stessi, noi tutti, lo abitiamo e lo viviamo di giorno in giorno senza mai aver preoccupazione alcuna.
Emanuele Giorgianni
Redazione Blog34