“Mamma, quando torno a casa?” Nella stanza del Gaslini dove è ricoverato da marzo il piccolo Nicolas sogna di tornare a casa, stare con i suoi giochi, i suoi amici. E’ uscito ad ottobre, quando ha festeggiato il suo quarto compleanno, appena un giorno, giusto il tempo di stare con la famiglia, spegnere la candelina.
Mamma Valentina non lo lascia solo neanche un attimo, per lui ha lasciato tutto, il lavoro, Messina, e con un bagaglio di speranza è partita per Genova, per vedere sorridere il suo bambino. Valentina Di Bella è giovane, è molto bella, ha due meravigliosi bambini: Andrès di quasi 6 anni e Nicolas di 4. Entrambi sono affetti da Neurofibromatosi, una rarissima malattia genetica che porta una serie di conseguenze molto gravi.
Valentina è la forza al fianco dei due figli. A soli 2 anni le condizioni di Nicolas sono peggiorate e nel 2018 è iniziata l’odissea sanitaria di una mamma, sola con due bimbi e con al fianco solo i suoi genitori.
A marzo a Nicolas è stata diagnosticata al Gaslini, come conseguenza della Neurofibromatosi una LEUCEMIA MIELOMONOCITICA GIOVANILE CRONICA, cioè una delle leucemie più cattive. Soltanto un trapianto avrebbe potuto salvare il piccolo.
Così, Nicolas il guerriero ha superato 5 cicli di chemioterapia necessari per la preparazione al trapianto. L’ultimo ciclo è stato il più forte, necessario per eliminare le cellule malate. Da marzo è in quella stanza d’ospedale, accudito da mamma, nonni, dal fratellino, dai medici. Per lui mamma Valentina ha lasciato tutto, lavoro compreso e si è trasferita a Genova, dove vive in un alloggio destinato alle famiglie dei piccoli ricoverati e per il quale paga un affitto.
Andrès, il fratellino più grande va a scuola a Genova, dove è stato iscritto, ma poiché in Italia la burocrazia è ostile ai cittadini, mamma Valentina deve pagare anche la mensa di 7 euro al giorno, dal momento che non risulta residente.
Dopo i cicli di chemio Nicolas il guerriero il 21 agosto è stato sottoposto al trapianto di cellule staminali grazie ad un donatore. E’ rimasto in ospedale due mesi.
“Dovevamo aspettare 100 giorni per capire se era andato tutto bene. Ci stavamo avvicinando al traguardo- racconta la mamma– Eravamo felici al pensiero che saremmo tornati a casa. C’era qualche problema con la milza molto ingrossata, ma poco a poco si stava rimpicciolendo. Invece mi viene comunicato che mio figlio ha avuto una recidiva… Le sue cellule si sono ripresentate e man mano stanno cacciando via quelle del donatore. All’inizio erano il 100% le cellule sane, ora sono 90% quelle del donatore e 10% le sue, malate. Deve fare un secondo trapianto”.
Ma non basta, proprio oggi, 13 dicembre il bimbo sarà sottoposto ad un intervento. Gli sarà tolta la milza, ma si deve fare in fretta perché le cellule malate stanno intaccando quelle sane.
Il 15 gennaio quindi, tornerà in sala operatoria per un nuovo trapianto. Stavolta a donare il midollo sarà mamma Valentina che da ieri si sta sottoponendo a tutti i controlli. Passeranno il Natale in corsia, il Capodanno in corsia, così come hanno trascorso il 2019 e parte del 2018.
“Ho la speranza che vada tutto bene e che il mio piccolo possa tornare a vivere davvero, una volta per tutte, e su questo voglio essere positiva… Io sono la sua mamma, io gli ho dato la vita e sono sicura che io gliela salverò”.
Valentina ha amiche straordinarie come lei che hanno lanciato una raccolta fondi e hanno contattato Tempostretto per dare una mano. Noi vogliamo stare al fianco di Nicolas, perché quando un guerriero è in battaglia deve sapere che non è solo e l’arma più grande è l’amore.
Lui e la sua famiglia hanno bisogno dell’amore di Messina. Valentina, Nicolas, Andrès hanno bisogno di ogni tipo di sostegno, soprattutto economico. Invitiamo tutti i lettori di Tempostretto a dare un segno tangibile a questo piccolo messinese che è lontano dalla sua casa, dai suoi compagnetti e lotta per vivere, crescere, tornare a giocare
QUESTO E’ L’IBAN
IT92V0760116500001020933832
E’ postale ed è intestato alla mamma di Nicolas, quindi a VALENTINA DI BELLA
Tramite la redazione potremo inoltre mettervi in contatto con la famiglia.
Oggi siamo tutti con te Nicolas, che entri in sala operatoria per l’ennesima volta, e ti verrà tolta la milza. Combattiamo con te, non siete soli. Preghiamo per la vostra salute e felicità. Piccolo grande Nicolas siamo con te.