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Nino Germanà si candida alle elezioni europee: “La Sicilia ponte verso il futuro”

MESSINA – Il senatore Nino Germanà ha ufficializzato questa mattina la sua candidatura alle elezioni europee con un messaggio di forte impegno e ambizione per la sua terra, la Sicilia. “La Sicilia – ha dichiarato Germanà – si trova oggi ad un bivio storico. Il ponte sullo Stretto rappresenta un’occasione unica per rompere con il passato di isolamento e marginalità e per assumere un ruolo centrale nelle rotte del Mediterraneo. Lo Stretto e l’intera regione possono essere protagonisti di una pagina di riscatto, non solo in Italia ma anche in Europa”.

“Con l’orgoglio di siciliano”, Germanà si propone di portare al Parlamento europeo “la voce di chi crede fermamente nello sviluppo e nella rinascita dell’isola. Per troppo tempo – ha affermato – la Sicilia ha pagato un prezzo altissimo per la sua insularità, subendo una perdita di opportunità, un impoverimento progressivo e la fuga di intere generazioni. Ma oggi più che mai – ha proseguito – siamo in grado di invertire la rotta e far valere il ruolo strategico della Sicilia come ponte tra l’Europa e il resto del mondo nelle dinamiche di crescita economica globale”.

Germanà si è detto pronto ad affrontare le sfide cruciali che attendono l’Europa e l’Italia: “Dobbiamo portare l’Italia in Europa con orgoglio e rivendicare la forza delle nostre radici. Abbiamo davanti anni nei quali le scelte che saranno prese faranno la differenza tra il futuro dei nostri figli e la desertificazione del territorio, tra lo sviluppo e la definitiva marginalità”.

Il senatore ha concluso il suo discorso ricordando il ruolo storico svolto dalla Sicilia nella costruzione dell’Europa: “Un capitolo significativo della storia dell’Unione europea è stato scritto in riva allo Stretto nel 1955 con la Conferenza di Messina, promossa dall’allora ministro messinese Gaetano Martino. Oggi, come allora – ha affermato con ambizione – la Sicilia può tornare a giocare un ruolo di primo piano nello scenario europeo. Oggi come allora possiamo decidere di essere motore e parte attiva del cambiamento”.