Il comune di Nizza di Sicilia ha nominato nei giorni scorsi due componenti esterni per il Nucleo di Valutazione. La decisione del sindaco Giuseppe Di Tommaso, ricaduta sulla dottoressa Stella Petani e sulla dottoressa Carmela Rosaria Salernitano, ha suscitato il disaccordo del gruppo di minoranza capitanato da Mimma Brigandì. Oggetto di discordia è l’intervento di spesa stabilito per gli incarichi, 5 mila e 310 euro annui a testa. La cifra è considerata spropositata dall’opposizione per un ente che naviga in acque basse. Ma ad essere contestata è anche la scelta di non istituire una graduatoria pubblica per procedere alle nomine, possibilità a disposizione dell’ente. Il ruolo del Nucleo di Valutazione è quello di garantire trasparenza e rigore al sistema e per questo ai componenti è richiesta professionalità, ma soprattutto indipendenza rispetto all’apparato amministrativo e politico. Obiettivo che risulta viziato dal modo in cui è concepito il sistema, di cui, oltre ai componenti esterni, fa parte il segretario comunale in qualità di presidente del Nucleo, che in questo caso è la dottoressa Silvana Puglisi.
L’amministrazione si difende dalle accuse, allontanando le ipotesi di dissesto per l’ente nizzardo, e motivando la scelta dei componenti perché “essi possiedono i necessari requisiti di professionalità ed esperienza e competenze tecniche di valutazione”.
A prendere le distanze dalla scelta di Di Tommaso è anche il circolo Pd di Nizza di Sicilia che considera eccessivo il costo per i due valutatori, equiparato tra l’altro a quello del revisore dei conti, “proprio in questi mesi di pagamento continuo di tasse di tutti i generi e che vedono adesso i propri risparmi convogliare verso indennità varie e ritenute superflue”.
“Un Sindaco dovrebbe avere più fiducia nei propri cittadini e sicuramente vedrebbe che ci sono tanti che sarebbero disponibili a mettersi a disposizione anche gratuitamente per il bene del paese – prosegue il Pd -. Per noi democratici è inoltre fondamentale, in questo periodo così duro per tutti, che gli amministratori rinuncino o si abbassino le indennità percepite perché per risanare le casse comunali è necessario che ognuno faccia la propria parte. Non si possono chiedere continuamente sacrifici ai cittadini senza dare il buon esempio”.
Giusy Briguglio