L’arcivescovo Calogero La Piana in visita alla “Cittadella della Speranza”

La “Cittadella della Speranza” nasce dalla collaborazione tra Comune di Nizza di Sicilia, Caritas Diocesana di Messina e associazione di volontariato “Vivere insieme” di Nizza di Sicilia. Sono coprotagonisti, grazie al coinvolgimento operato anzitutto dall’associazione “Vivere Insieme”, le associazioni di genitori “Possiamo farcela” di Messina, “Carpe diem, insieme per l’autismo” di Taormina e A.N.G.S.A. di Messina.

Fa parte della “Cittadella” il Centro Diurno per il trattamento di persone autistiche, centro di eccellenza della provincia messinese, ristrutturato e reso agibile dalla Caritas e da questa concesso all’Associazione Temporanea di Onlus, formata da tutte le associazioni coinvolte e titolare di un finanziamento stanziato dall’Azienda sanitaria provinciale 5 di Messina per lo svolgimento di un progetto sperimentale della durata di un anno.

Venerdì 22 febbraio alle ore 10 si svolgerà la visita ufficiale dell’Arcivescovo di Messina Monsignor Calogero La Piana alla “Cittadella della Speranza” di Nizza di Sicilia. Saranno presenti il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, l’assessore regionale alla Famiglia Ester Bonafede e l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino.

Il Centro Diurno è oggi al suo ottavo mese di attività e dà lavoro a 23 persone tra neuropsichiatri, psicologi, educatori, istruttori, assistente sociale, operatori socio-assistenziali, autista, addetti alla pulizia. Il personale impegnato è coadiuvato da volontari con varie competenze professionali. La struttura è sottoposta alla supervisione di una psichiatra e di una neuropsichiatra infantile che vigilano per conto dell’Asp 5 sull’andamento del progetto finanziato. Nel Centro vengono trattate 20 persone appartenenti allo spettro autistico, residenti nel Messinese e in particolare nella riviera ionica.

Migliorare l’interazione sociale e la comunicazione degli ospiti, favorire lo sviluppo di interessi e capacità, promuovere l’integrazione con il territorio e l’inserimento lavorativo in cooperative sociali di tipo B sono in sintesi gli scopi del progetto.

Particolare attenzione viene data all’integrazione socio-occupazionale: alcuni giovani adulti autistici che avranno raggiunto il livello di autonomia richiesto andranno a lavorare per un anno insieme ai loro coetanei diversamente abili non autistici per apprendere abilità nell’ambito della ristorazione ed essere avviati all’attività lavorativa in una cooperativa sociale. Si tratta di una dinamica che realizza una sinergia tra i due Assessorati regionali alla Sanità e alla Famiglia e che prevede l’apertura di un ristorante gestito da ragazzi diversamente abili attraverso un percorso progettuale di un anno finanziato dall’assessorato regionale alla Famiglia.

Il Centro, che rappresenta un punto di riferimento per l’intera provincia di Messina, ha, in conclusione, l’obiettivo di ottenere il più alto standard possibile di qualità di vita per le persone autistiche e diversamente abili e le loro famiglie.