Antonella Arena, Dario Caroniti, Dino Costa, Mauro Federico, Pier Luca Marzo, Francesco Parisi, Alessandro Tripodo e Daniele Tranchida sono gli otto docenti dell’Università degli studi di Messina che hanno firmato il documento diffuso da insegnati di tutta Italia contro la natura discriminatoria del green pass. “Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia”, si legge all’interno della nota, un appello lanciato da oltre 150 docenti.
“Tutti noi”, continuano “però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 32: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”) e con quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, che chiarisce che è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate per diversi motivi o che hanno scelto di non essere vaccinate”.
I docenti parlano di un’Italia così divisa tra cittadini di serie A e di serie B, oltre che di un green pass “rischioso”. Continua, così, ad alimentarsi il dibattito politico e social intorno al documento, un dibattito che tiene banco da settimane. “Auspichiamo che si avvii un serio dibattito politico, nella società e nel mondo accademico, per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l’accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi a servizi universitari. Chiediamo pertanto che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione”.