Si è concluso in aula il tortuoso e travagliato iter che ha portato all’approvazione del Bilancio di previsione e al Documento unico di programmazione, per il quale la Regione, a seguito delle inadempienze, ha inviato un commissario. Lo strumento finanziario è passato all’unanimità, anche con i voti della minoranza. Non è questo un fattore marginale considerato che rispecchia l’operato di una amministrazione e nella quasi totalità dei casi fa registrare una netta presa di distanza delle opposizioni. “Ma questo è uno strumento finanziario reale perché le previsioni che contiene sono concrete” sottolinea il capogruppo di minoranza Francesco Rigano, spiegando perché, insieme ai suoi colleghi, ha deciso di votare favorevolmente. Ed aggiunge: “Faccio un esempio: lo scorso anno era stato previsto un introito per l’Imu di un milione e 100mila euro. Quest’anno di 800mila. Sono numeri decisamente più concreti”.
Il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella sottolinea che lo strumento finanziario “è stato vestito sulla capacità dell’ente di riscuotere i tributi. In parola povere non è sovradimensionato. Ovviamente – prosegue – bisogna avvicinare la teoria alla pratica aumentando la capacità di riscossione”. Il presidente ha fatto in aula un excursus del Bilancio, il cui iter travagliato ha portato al commissariamento per il notevole ritardo accumulato a causa tra l’altro di una “revisione” in corso d’opera dopo un prima via libera dell’Amministrazione. “Lo strumento finanziario – spiega Di Bella – è stato approvato dalla Giunta lo scorso luglio. Successivamente il documento è stato però ritirato e aggiornato su consiglio del revisione dei conti Alfredo Batticani. E’ stato quindi riapprovato ad agosto. Il 10 ottobre scorso si è insediato il commissario, Vincenzo Lauro, il quale ha diffidato il civico consesso ad approvare il Bilancio entro il 23 novembre. L’approvazione in aula – chiosa il presidente del Consiglio – ha scongiurato ogni rischio”.
Carmelo Caspanello