Giuseppe Ministeri entra a far parte del CDA del Conservatorio Corelli . La nomina del giovane produttore teatrale messinese è avvenuta con decreto emanato dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca lo scorso 28 dicembre.
Il 6 ottobre, la ministra Stefania Giannini aveva firmato il decreto che istituiva la rosa di esperti in vista del conferimento degli incarichi di membro dei consigli di amministrazione delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. In seguito all’ avviso pubblico del maggio scorso erano arrivare infatti 1700 candidature da tutta Italia, di cui 771 – come specificato nella lettera del capo di gabinetto della ministra- erano state ritenute complete e valide . Ma dopo un approfondito esame da parte della Commissione di valutazione solo 303 candidature sono state ritenute idonee ai fini dell’inserimento della rosa finale . Tra i 303 nomi c’è anche quello di Giuseppe Ministeri, che come detto è stato scelto quale consigliere di amministrazione del Conservatorio peloritano.
«Sono contento ed onorato per questa indicazione da parte del Ministero. Tuttavia, sento anche il carico di responsabilità dato dal ruolo. Spero di esserne all'altezza. Lavorerò nel solo interesse della Città, del suo Conservatorio, degli utenti e della struttura tutta». Queste le prime dichiarazioni di Ministeri, che promette il massimo impegno: «Studierò, innanzitutto studierò, benché l'incarico prevede un ruolo di indirizzo politico-gestionale. Ma sono abituato a conoscere ciò di cui sto parlando. Approfondirò da subito la conoscenza degli strumenti musicali, per saperne di più, anche perché poi le classi in base a quello si formano».
Il produttore teatrale fa sapere che «dedicherà particolare attenzione alla figura di Arcangelo Corelli, il periodo barocco, il contemporaneo Bach e così via».
Giuseppe Ministeri programma i primi passi da compiere dopo aver ricevuto il prestigioso incarico: « incontrerò il Presidente nel corso della prossima settimana, debbo necessariamente conoscere bene la struttura prima di darmi dei proponimenti. Sicuramente – continua – vanno coltivati e incentivati alcuni aspetti che guardo con interesse, come il costante rapporto di collaborazione con le altre Istituzioni culturali locali. Il 2 gennaio, ad esempio, ho ascoltato e apprezzato un piacevole concerto al Teatro antico di Taormina. Ecco, quelle sono cose su cui bisognerà insistere. Il Conservatorio si deve aprire sempre più al territorio, all'esterno».
La comunicazione è un altro aspetto su cui intende lavorare Ministeri, il quale sa bene che in questo nuovo percorso intrapreso non mancheranno le difficoltà: «Certo, le criticità vi sono, eccome. Come dappertutto, problemi di risorse economiche innanzitutto. E poi viviamo una grande fase di riordino delle Istituzioni culturali, dobbiamo essere capaci di saperci "difendere" e attraversare il cambiamento, ricollocandoci».