Assessori da nominare, vice-presidenti dell’Ufficio di presidenza da eleggere, presidenti di commissione da sostituire. A Palazzo Zanca è arrivato il momento di riempire le caselle lasciate scoperte dopo le numerose dimissioni che hanno preceduto o sono venute immediatamente dopo il dibattito sulla mozione di sfiducia che si è tenuto mercoledì 15 febbraio in Consiglio comunale.
In primis, c’è da risolvere la crisi di giunta aperta dall’addio di Luca Eller Vainicher e Daniela Ursino. Dopo giorni di consultazioni con i due movimenti che sostengono l'amministrazione (Cambiamo Messina dal Basso e Indietrononsitorna), per il sindaco Renato Accorinti è arrivato il momento sciogliere il rebus e nominare i due nuovi assessori. In ballo ci sono le deleghe alla cultura, alla pubblica istruzione e soprattutto la delega più importante per un’amministrazione comunale, quella al bilancio. Da giorni il toto-nomi impazza, e se per sostituire Daniela Ursino sul trampolino di lancio – spinti soprattutto da CmdB – ci sono l’ex portavoce del movimento Federico Alagna ed il giornalista Luciano Fiorino, già scelto da Accorinti per sedere nel Cda dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele, poi sciolto; per la pesante delega alle politiche finanziarie in cima alle preferenze ci sono Giovanna Centorrino e Vincenzo Cuzzola, il cui ingresso nella giunta Accorinti era già stato caldeggiato nel 2015 dall’ex assessore alla cultura Tonino Perna (vedi qui).
In entrambi i casi si tratta di persone con competenze specifiche nel settore finanziario: Giovanna Centorrino è professore aggregato presso l’Università degli Studi di Messina, dove insegna principi contabili e di revisione, contabilità e bilancio ed Economia Aziendale; Vincenzo Cuzzola è formatore/consulente per enti pubblici e gli enti locali ed ha alle spalle anche un’esperienza di tipo amministrativo, essendo già stato assessore alla Programmazione e Progettazione dei lavori pubblici del Comune di Reggio Calabria. Il primo è un profilo più "teorico", il secondo più "pratico".
Per la nomina dei due assessori che dovranno prendere il posto di Eller e Ursino potrebbe ormai essere questione di ore e quando i nomi saranno ufficiali il sindaco Accorinti darà il via ad una rimodulazione generale delle deleghe.
Anche sul fronte del Consiglio Comunale, la settimana che sta iniziando porterà delle novità. Si inizia domani alle 13 con una nuova sessione ed una nuova seduta per eleggere i due vice-presidenti dell’Ufficio di Presidenza. Le dimissioni di Nino Interdonato e Nicola Crisafi – che hanno lasciato polemizzando con la presidente Emila Barrile – rendono necessaria la loro sostituzione per rendere pienamente operativo l’Ufficio di presidenza. Qualcuno ipotizza una loro rielezione, ma secondo altre fonti autorevoli le due poltrone potrebbero andare a un esponente di area Forza Italia, il più accreditato è Benedetto Vaccarino di Grande Sud, e ad un consigliere del Pd, il prescelto sembra essere Pietro Iannello. Molto dipenderà da quanto compatti si presenteranno i consiglieri di centro-destra, che dopo l’esodo di massa dei genovesiani detengono la maggioranza relativa e possono quindi determinare l’esito della votazione. Sembrano destinati a rimanere fuori dai giochi i consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, nonostante la loro dichiarata intenzione di andare ad occupare uno degli scranni più importati del Consiglio comunale. «Se eleggessimo uno degli accorintiani ci accuserebbero di fare merce di scambio», ha confidato un consigliere comunale che ha votato contro la mozione di sfiducia al sindaco Accorinti.
Le dinamiche dell’aula sono comunque imprevedibili e ci sono alcuni consiglieri comunali “stuzzicati” dall’idea di mettere al fianco della Barrile – con l’obiettivo di farle un dispetto – la consigliera Ivana Risitano, che per idee e temperamento potrebbe – dice qualcuno – far saltare i nervi alla presidente. Negli ultimi giorni, infatti, Emilia Barrile è stata presa di mira da più parti e c’è chi vorrebbe giocarle un brutto scherzetto. La seduta di domani del Consiglio Comunale si preannuncia rovente e piena di colpi di scena.
Oltre ad eleggere i due vice-presidenti, i consiglieri comunali saranno anche chiamati a sostituire i presidenti di commissione dimissionari. Nel giro di pochi giorni, infatti hanno fatto un passo indietro Pippo De Leo, Mariella Perrone e Rita La Paglia. Non è da escludere che – così come per le deleghe degli assessori – anche per gli organismi consiliari si proceda ad una generale rimodulazione della composizione di ciascuna commissione.
Dalla Giunta al Consiglio è tempo di rimescolare le carte per dare nuovo slancio all'attività amministrativa e superare l'impasse che sta caratterizzando il periodo post-sfiducia.
Danila La Torre