Emozioni in rosa. Tante. Il giorno dopo la scalata lungo i tornanti dell’Etna, a farla da padrone è la bellezza dei paesaggi dell’hinterland jonico messinese. Taormina incanta l'Italia e i telecronisti Rai. Le riprese dall’alto esaltano la capitale siciliana del turismo, tanto amata da scrittori ed artisti. Quelle immagini sono poesia. Il monte Tauro con il suo Castello, il Teatro Antico e il Vulcano sullo sfondo sono un quadro mozzafiato, segnato dai colori della primavera siciliana. Per chi segue la tappa in tv, la corsa passa in secondo piano. Le immagini sono uno spot per l’intero comprensorio jonico. La spiaggia di Letojanni è la spettacolare prosecuzione verso il mare della bellezza irradiata da Taormina. E’ una fase della tappa, dal punto di vista televisivo, intensa, un susseguirsi di immagini di un territorio straordinario per la sua storia e la sua bellezza naturale.
Il Castello arabo-normanno di S. Alessio Siculo a picco sullo Jonio, sul promontorio roccioso del Capo è un’altra meraviglia. Mozzafiato. Come lo è il Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea, mostrato pochi minuti dopo. A S. Teresa di Riva i ciclisti sono accolti da uno striscione: “Benvenuti… Città di Santa Teresa di Riva: Bandiera blu 2017”. Un riconoscimento ottenuto da appena un paio di giorni che ha portato la cittadina jonica alla ribalta delle cronache regionali e nazionali. Un altro emblematico striscione campeggia a Furci Siculo: “Tornate, ci sono altre strade da asfaltare”.
Ed ancora: “Giro passato, possiamo smontare l’asfalto appena passato”. Roccalumera va orgogliosa del traguardo volante all’altezza della chiesa dedicata alla Madonna del Carmelo. Anche in questo caso non manca la citazione culturale, in diretta nazionale: questa è la città del premio Nobel Salvatore Quasimodo, in cui sorge il Parco dedicato al poeta. Il tifo è tutto per Vincenzo Nibali, lo Squalo dello Stretto. E non potrebbe essere diversamente nella sua terra. Il ricordo di Scarponi (il compagno dello "Squalo", rimasto ucciso in un incidente stradale pochi giorni prima del Giro, mentre si allenava) ricorre in diversi luoghi. La gara si snoda tra due ali di folla lungo tutti i paesi. I primi a transitare sono i due protagonisti della classica fuga di giornata (verranno poi acciuffati all’ingresso di Messina), il russo Eugeny Shalunov (Gazprom Rusvelo) e il polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi) fianco a fianco. Poi il gruppo. Che va forte come il vento. Pochi secondi, tante emozioni.
Carmelo Caspanello