«Si può costituire una commissione tecnica per migliorare e potenziare la struttura e la funzionalità dell’Ospedale Piemonte, nominata dagli stessi componenti del vostro Comitato». Così il Direttore Generale dell’Assessorato regionale alla Sanità, Maurizio Guizzardi, durante un incontro preliminare a quello di settembre che si svolgerà con l’assessore Russo, con il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte”. Alla riunione ha partecipato anche un altro funzionario regionale, Rosalia Murè, hanno D Palermo arriva, quindi, un’apertura a rivedere e riformulare parzialmente il destino del presidio di viale Europa.
Il compito fondamentale della nuova commissione tecnica, costituita dal Comitato, quello di proporre l’eventuale spostamento delle specialistiche dall’Ospedale Papardo al Piemonte, la riorganizzazione di un PTA e un PTI, oltre al potenziamento dell’ormai noto Polo materno – infantile. Una sorta di Pronto Soccorso ampliato da ambulatori attrezzati H24.
Il Comitato spontaneo “Salvare l’Ospedale Piemonte” è pienamente appoggiato dal sindacato autonomo Fials Sicilia che è stato rappresentato dal segretario regionale Sandro Idonea.
“La protezione civile, vista la configurazione di Messina – ha detto il sindacalista – ha dichiarato che l’Ospedale Piemonte è il punto di riferimento sanitario nel Piano Strategico in caso di calamità naturali. E’ necessario non solo mantenerlo in vita ma anche attrezzarlo adeguatamente con un PTA ad ampio respiro. Storia controversa anche per il Centro del Sangue che è nato al Piemonte ed ora si trova al Papardo, tra l’altro portato in questa sede dall’ex assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla. A precisarlo è il sindacalista della Fials di Messina nonché uno dei promotori del Comitato, Giovanni Micali.
«Nessun cittadino messinese è propenso a donare il sangue – ha aggiunto Micali – perché considera l’Ospedale Papardo difficilmente raggiungibile per questioni di viabilità, oltre che troppo distante dal centro. Addirittura, il sangue viene comprato e trasportato da altre province d’Italia, persino dall’Estero con costi notevolmente maggiorati».
Secondo Guizzardi, «i cambiamenti nell’area ospedaliera sono previsti nel Piano di rientro come la diversa collazione del Centro Raccolta Sangue. Sul piano economico quindi con finanziamenti aggiuntivi non si può intervenire. Ma – ha concluso il direttore generale dell’Assessorato regionale alla Sanità – aspetto le proposte della vostra commissione tecnica”.