Protesta a sorpresa dei lavoratori Ato3 che oggi, nonostante la mini proroga di 14 giorni arrivata dalla Regione, hanno comunque deciso di "farsi vedere" a Palazzo Zanca. L'amministrazione aveva a disposizione tutti gli strumenti per trasferirli all'Amam già ad ottobre, oggi temono di rimanere senza lavoro perché i tempi sono strettissimi.
Un presidio a Palazzo Zanca, un incontro con l’assessore Daniele Ialacqua per capire che intenzioni ha l’amministrazione comunale per il loro futuro occupazionale. I dipendenti dell’Ato3 oggi si sono presentati al Comune per portare sul tavolo del sindaco tutta la preoccupazione di chi non era neanche certo che a Palermo fosse stata firmata la proroga per gli Ato e che comunque, anche se una mini proroga effettivamente c’è, teme che i 14 giorni di vita concessi dal presidente Rosario Crocetta non bastano a garantire sicurezza. L’amministrazione Accorinti ha deciso che il loro destino sarà all’interno dell’Amam, adesso però vogliono sapere con certezza quando ci sarà questo passaggio perché temono che non ci siano più i tempi tecnici per chiudere entro due settimane l’operazione che dovrebbe portare all’Amam tutta la gestione rifiuti, compreso il personale Ato3 e Messinambiente.
In realtà la loro strada sembrava chiara e segnata già nello scorso ottobre, quando la giunta esitò la famosa delibera di mobilità tra le partecipate che doveva condurli all’azienda meridionale acque già parecchi mesi fa in virtù della normativa prevista dalla legge di Stabilità 2014 e che invece è stata sfruttata per gli ex Feluca e gli ex Agrinova tagliando fuori proprio quelli che sembrava avessero più di tutti le carte in regola per beneficiare di questa operazione. Ciò che adesso è urgente è capire quali strumenti intende utilizzare l’amministrazione, considerato che oltre questa mini proroga per i 53 lavoratori potrebbe esserci solo il licenziamento se non si programma per tempo un altro tipo di percorso.
Per questo oggi le RSU dell’Ato ME 3 e ai rappresentanti sindacali di Fp Cgil e Fismic Confsal hanno improvvisato un sit-in e sono stati ricevuti dall’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua. I lavoratori hanno manifestato le loro preoccupazioni per la totale mancanza di garanzie occupazionali e hanno ricordato che il Comune di Messina, quale socio di maggioranza dell’Ato3 Spa, fin dal settembre 2014 si era impegnato nei precedenti incontri sindacali a far transitare in mobilità i lavoratori all’Amam, poiché consentito dalla legge 147 del 2013 all’interno del Patto di Stabilità 2014, con appositi atti di indirizzo e delibere di giunta.
Il segretario della Fismic Confsal Alessandro De Leo ha dichiarato che l’amministrazione può effettuare il passaggio dei lavoratori attraverso un atto diretto, ma se questo non dovesse avvenire continueranno le azioni e le mobilitazioni di tutti i lavoratori.
L’assessore Ialacqua durante l’incontro si è impegnato a portare in giunta, oggi stesso, un atto di indirizzo per agevolare il passaggio dei lavoratori Ato ad Amam come previsto dalla delibera del 9 ottobre 2014 che appunto prevedeva la mobilità interaziendale del personale delle aziende speciali e società direttamente e indirettamente controllate dal Comune di Messina. Adesso dunque aspettano che dalle parole si passi ai fatti.
F.St.
io davvero non capisco e sono combattuto. da un lato credo che in alcuni casi la giunta stia operando se non bene in modo almeno sufficiente (avanzo di bilancio e reperimenti fondi de cola), dall’altro sono colpito da scelte che mi sembrano raffazzonate e prese senza tenere conto dell’interesse generale.
la scelta di caricare l’amam di svariati dipendenti senza provvedere ad alcun concorso e senza avere una idea chiara di quello che sarà (se purtroppo sarà) la multiservizi nel migliore dei casi toglie la speranza a giovani che avrebbero potuto trovare una moderna opportunità lavorativa. nel peggiore dei casi si tratta semplicemente di un suicidio che affonda tutto e tutti.
io davvero non capisco e sono combattuto. da un lato credo che in alcuni casi la giunta stia operando se non bene in modo almeno sufficiente (avanzo di bilancio e reperimenti fondi de cola), dall’altro sono colpito da scelte che mi sembrano raffazzonate e prese senza tenere conto dell’interesse generale.
la scelta di caricare l’amam di svariati dipendenti senza provvedere ad alcun concorso e senza avere una idea chiara di quello che sarà (se purtroppo sarà) la multiservizi nel migliore dei casi toglie la speranza a giovani che avrebbero potuto trovare una moderna opportunità lavorativa. nel peggiore dei casi si tratta semplicemente di un suicidio che affonda tutto e tutti.
Situazione complicata per questi dipendenti ato3. Ragazzi forza e coraggio che se scarcerano il vs papà putativo ci pensa di nuovo lui per voi… animo.
Situazione complicata per questi dipendenti ato3. Ragazzi forza e coraggio che se scarcerano il vs papà putativo ci pensa di nuovo lui per voi… animo.