Nonostante l’istituzione di una task force e nonostante le recenti rassicurazioni del sindaco Renato Accorinti e dell’assessore all’ambiente Daniele Ialcqua (vedi qui) , l’emergenza rifiuti tarda a rientrare. Le segnalazioni dei cittadini – anche tranite il nostro numero whatsapp – sono continue, numerosissime e provengono da ogni zona della città.
La situazione è critica ed ai limiti dei normali livelli igienico-sanitari. Se ne rende perfettamente conto anche il neo commissario di Messinambiente, Giovanni Calabrò.
«Le segnalazioni dei cittadini – spiega al telefono – arrivano quotidianamente anche a noi, stiamo lavorando per far cessare questa emergenza. Nelle prossime ore si riunirà il Comitato di direzione per fare il punto»
Calbrò ha ereditato dal suo predecessore Alessio Ciacci una situazione tutt’altro che facile, sia dal punto di vista amministrativo-burocratico sia dal punto di vista operativo. La società è in liquidazione, il campo d’azione linitato, i servizi ed il personale dovranno essere traferiti all’Amam – come già avvenuto per l’Ato (vedi articolo a parte) – ma sui tempi del passaggio non c’è alcuna certezza. Di certo ci sono solo le difficoltà in cui è costretta ad operare Messinambiente, che non riesce ad erogare un servizio di qualità, nonostante le somme versate dai messinesi. Come noto, infatti, la gestione dei rifiuti grava interamente sulle tasche dei cittadini e le tariffe tari sono altissime, dovendo coprire costi che ammontano a circa 43 milioni di euro. I disagi patiti in queste settimane fanno inevitabilmente andare su tutte le furie i messinesi, che pagano cifre esose a fronte di un servizio pessimo .
Come detto in precedenza, sono tantissime le segnalazioni che arrivano in redazione sulle montagne di immondizia che campeggiano da nord a sud della città, spesso anche a causa di una dilagante inciviltà, propria di chi ,in barba a qualsiasi regola del vivere civile, deposita sacchetti, inerti e suppellettili ovunque.
Sull'emergenza riufuti interviene ancora una volta il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, che ha inoltrato al prefetto Stefano trotta una «richiesta eliminazione spazzatura sulla strada statale 113/dir riviera nord Comune di Messina tratto Ponte Gallo – San Saba», invitando il rappresentante del Governo «bloccare i pagamenti sulla spazzatura , visto che il servizio è scarsissimo»
Biancuzzo racconta di aver accertato personalmente che «sulla strada statale 113/dir riviera nord accanto ai cassonetti ormai vetusti, logorati, puzzolenti ed aperti, sono accatastati rifiuti di vario tipo», spesso abbandonati dai residenti dei comuni limitrofi in cui è in vigore la raccolta differenziata. Il consigliere sottolinea come lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi «è una pessima cartolina offerta ai numerosi turisti e vacanzieri che percorrono la statale 113/dir. per raggiungere i luoghi di villeggiatura di Orto Liuzzo, Rodia, Marmora, San Saba, Acqualadrone, Tono, Mortelle» . Il consigliere di quartiere pecisa, nella lettera al prefetto, che «i cittadini sono costretti a depositare i sacchetti fuori dai cassonetti perché stracolmi ed insufficienti». Chiede, quindi, al prefetto «un autorevole intervento sui dirigenti della MessinAmbiente ed un pronto intervento di bonifica a salvaguardia della salute dei cittadini e dell’ambiente».
«Topi, insetti vari e persino serpenti – scrive ancora Biancuzzo – si annidano dentro la spazzatura che proliferano in modo esponenziale. La spazzatura in alcuni punti ha invaso la linea bianca della strada statale ad alta densità di traffico». Chiede quindi, il prefetto, «di voler dare incarico a delle ditte private specializzate per effettuare la disinfestazione e la derattizzazione nei punti dove la spazzatura ormai da diversi giorni si accumula e va in putrefazione mettendo a rischio la salute pubblica».
Secondo il rappresentante della VI circoscrizione servono, inoltre, «controlli continui da parte dei Vigili Urbani per scoraggiare alcuni incivili che inquinano l’ambiente , che vanno multati e denunciati alla Procura della Repubblica». Biancuzzo segnala, infine, a Trotta che «l’ Amministrazione comunale non provvede ad effettuare la scerbatura sulle strade comunali» e lo invita a sollecitare il sindaco Accorinti ad avviare «lavori di scerbatura per evitare pericoli alla pubblica e privata incolumità, soprattutto in caso di incendi ». (DLT)