“I bandi di mobilità volontaria e di comando sono illegittimi perché prima bisogna ultimare le stabilizzazioni di centinaia di infermieri precari ormai storici”. Lo afferma il Nursind di Messina, il sindacato delle professioni infermieristiche, che ha iniziato una battaglia che potrebbe avere ripercussioni a livello regionale. Il segretario territoriale Ivan Alonge ha infatti diffidato Asp e aziende ospedaliere invitandole a “revocare immediatamente le procedure di reclutamento di personale mediante mobilità volontaria e comando, già avviate e non concluse, non essendo queste rispondenti ad alcun interesse pubblico e dal 1 gennaio 2018 espletate in palese violazione di legge”.
Nella diffida, a firma anche dell’avvocato Bernardo Campo, scrive che “decorso il termine di quindici giorni si adirà la competente autorità giudiziaria amministrativa, penale e contabile”.
Prima i precari poi i passi successivi è il nocciolo della battaglia del Nursind che fa seguito al proliferare di bandi e delibere (in tutta la Sicilia) “che aprono la strada ad assunzioni in contrasto con la normativa vigente che invece stabilisce delle priorità e precedenze”. Il sindacato ricorda che esistono già graduatorie valide che devono essere rispettate prima di procedere con nuovi bandi.
Alla Regione risultano valide ed efficaci la graduatoria di concorso per il bacino orientale pubblicata il 28 giugno 2916 e valida fino al 28 giugno 2019 e la graduatoria di mobilità per i bacini occidentale e orientale valida fino al 31 dicembre 2017 prorogata al Senato fino al 31 dicembre 2018. Dunque, chiede Alonge, “che senso ha bandire mobilità se nella stessa Regione sono vigenti sia graduatorie di mobilità che di concorso? Le aziende hanno dimenticato che nella pubblica amministrazione bisogna rispettare i criteri di economicità, efficacia, efficienza?”.