La decisione della Regione di nominare commissario ad acta della Camera di Commercio un funzionario regionale, Maria Bresciani, ha causato le polemiche della Confesercenti che in una nota stigmatizza un comportamento da parte della giunta Crocetta che continua ad “umiliare” un territorio, come quello messinese, perche ha visto fin troppi commissariamenti a tappeto. In un primo momento, per la verità il governatore era intenzionato a nominare commissario l’imprenditore messinese Massimo Finocchiaro, che ben conosce la realtà territoriale, ed è anche un esponente del Megafono. Improvvisamente però Crocetta ha cambiato idea ed ha deciso di procedere con un commissariamento affidato ad un funzionario regionale, provocando non pochi malumori nel Megafono messinese, alle prese con altre grane in periodo pre-amministrative (vedi articolo allegato). A contestare le modalità che hanno portato alla nomina della Bresciani è oggi la Confesercenti che dalla Regione si sarebbe aspettata altre scelte: “Il provvedimento dal punto di vista formale è certamente dovuto- si legge- ma che, in verità avrebbe potuto non esserci per le modalità a cui si è pervenuto. Non si comprende bene il motivo per il quale la regione Siciliana che oggi invia un commissario ad acta non abbia dato seguito, nei tempi previsti, al decreto di nomina avanzando alle varie organizzazioni di categoria la richiesta dei nominativi da inserire nel Consiglio della Camera di Commercio”.
La Confesercenti Provinciale ritiene infatti che sul mancato rinnovo nei tempi dovuti del Consiglio Camerale ci siano delle precise responsabilità che dovrebbero essere appurate. In sostanza secondo la Confesercenti il vero nodo sarebbe stato il non aver proceduto con il rinnovo del Consiglio camerale, perdendo tempo e rendendo inevitabile il commissariamento, dando inoltre alla Regione la “scelta” del nome da inviare in riva allo Stretto.
“L’incomprensibile “palleggio” o ancor di più lo “scarica barile” tra la Presidenza della Regione e l’Assessorato alle attività produttive sull’incertezza dell’organismo ha fatto il resto portando al commissariamento.Ci auguriamo che questo nuovo commissariamento, ulteriore mortificazione per la città,-sia il più breve possibile, proprio “ad acta” per l’emanazione del suddetto decreto di nomina”.
La nomina del commissario ad acta quindi non è risultata indolore e avrà ulteriori strascichi.
Rosaria Brancato