Un confronto per l’utilizzo del quartiere fieristico e per salvare i 13 dipendenti dell’ente

Garanzie occupazionali per i 13 dipendenti e chiarezza sul futuro delle aree ex Fiera. Tornano a chiederle i segretari generali di Cgil Cisl e Uil Messina, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato, anche alla luce dell’avvio delle procedure per l’utilizzo dei preziosi spazi fronte mare avviati dall’Autorità portuale che nei giorni scorsi ha insediato la Commissione che dovrà redigere il bando europeo di gara per la loro assegnazione. I tre dirigenti sindacali, ribadiscono la richiesta di confronto tra tutte le parti coinvolte, confronto democratico e trasparente su aree nodali per lo sviluppo e il futuro di Messina, già inoltrata nei giorni scorsi al Prefetto e invitano l’Autorità a non adottare iniziative che possano rivelarsi in contrasto con quanto emergerà dal confronto richiesto.

“Dare soluzione occupazionale a quei lavoratori, anche attraverso una opportuna ricollocazione, costituisce una urgente priorità per il nuovo Governo regionale del Presidente Crocetta. Messina, lo abbiamo detto più volte, non può perdere neppure un solo posto di lavoro, così come non può rinunciare a professionalità e competenze. Ma, oltre alla necessità di tutelare l’occupazione, esistono altre due questioni che devono essere necessariamente e urgentemente affrontate.

La prima riguarda la esigenza che la città e la provincia – ma anche l’Area dello Stretto possano contare su un nuovo, moderno, efficiente strumento che promuova e gestisca realmente attività di tipo fieristico, contribuendo alla crescita ed allo sviluppo produttivo, commerciale e turistico del territorio. Ciò può e deve avvenire avendo a riguardo vocazioni, competenze e ambiti di sviluppo di un rilancio produttivo, economico e commerciale che deve essere pensato, programmato e realizzato con sinergie di sistema, mettendo insieme risorse pubbliche e private, Enti territoriali, mondo delle imprese, Istituzioni culturali. Puntando su ciò che c’è, ma che sappia promuovere ciò che di nuovo viene sperimentato, a partire dallo sviluppo e dalla promozione delle eccellenze, partendo dalle risorse e dalle peculiarità del territorio, dalla tecnologia dei trasporti navali e del diportismo nautico alla produzione di ceramica artigianale di qualità, dai distretti turistici alla produzione enologica, dall’accrescimento dell’utilizzo delle energie da fonti rinnovabili, della green economy, della ricerca, applicazione delle tecnologie, realizzazione di soluzioni innovative per la messa in sicurezza sismica dei manufatti e idrogeologica del territorio, scommettendo e incentivando le eccellenze nelle produzioni agricole, zootecniche e di trasformazione alimentare.

La seconda questione riguarda le aree sinora utilizzate e gestite dall’ex Ente Fiera. Quelle aree, a seconda dell’utilizzo che se ne stabilirà, possono diventare decisive per l’assetto urbanistico e produttivo della nostra città, per il suo futuro. Riteniamo che destinazione e utilizzo di quelle aree debbano essere decisi in modo democratico e trasparente, coinvolgendo le Amministrazioni interessate, le parti sociali, gli attori economici, avendo riguardo al decoro, alla vivibilità, allo sviluppo economico di Messina. In tal senso Cgil, Cisl e Uil nei giorni scorsi hanno chiesto ufficialmente al Prefetto di Messina di istituire un apposito tavolo di confronto con il Governo Regionale, l’Autorità Portuale, il Comune di Messina, la Provincia Regionale di Messina, la Camera di Commercio, le parti sociali e le associazioni interessate, e proprio in considerazione di quell’appuntamento chiediamo all’Autorità Portuale, nel frattempo, di non procedere in iniziative che possano rivelarsi in contrasto con quanto emergerà da tale confronto”.