Approvato il bilancio di Palazzo dei Leoni, Ricevuto ritrova la “sua” maggioranza

La Provincia ha il suo bilancio di previsione, seppur a tre mesi dalla fine dell’anno. Ma soprattutto Nanni Ricevuto ha ritrovato la sua maggioranza, quella che lo aveva sostenuto alle elezioni del 2008 e che in nottata, poco prima delle tre, si è ricompattata attorno al bilancio di previsione approvato con 26 sì, 9 no e 1 astensione. Dire che sia stato semplice arrivare al semaforo verde finale sarebbe una bugia. Anzi, la strada è stata tortuosa, tremendamente in salita nel primo pomeriggio, quando lungo il cammino la maggioranza si è trovata davanti lo “sbarramento” di circa 400 emendamenti, tutti di matrice Mpa, col sostegno firmato di Pd e Italia dei Valori. Un’azione volutamente ostruzionistica, dovuta in gran parte al più classico dei pomi della discordia: i 5,5 milioni di euro inizialmente stanziati per la piscina di Villafranca Tirrena, un mutuo fortemente voluto da solo una parte dell’Udc, con i consiglieri della zona jonica in particolare (anche quelli della maggioranza) piuttosto contrariati.

C’è voluta l’azione mediatrice di Ricevuto, fatta di incontri nelle stanze dei consiglieri, di riunioni e di continui contatti, per riportare il sereno in un cielo fattosi nero se non nerissimo. L’ultima “mossa” del presidente è arrivata a lavori in corso, con un intervento in aula tutto teso alla diplomazia ma anche ad un’analisi cruda dell’attuale momento politico di Palazzo dei Leoni (non dissimile da quello che si sta vivendo a Palazzo Zanca). Ricevuto ha candidamente ammesso che le difficoltà dell’Amministrazione, nell’ultimo anno, hanno la propria origine anche e soprattutto nei rapporti che si sono incrinati con le forze autonomiste (Mpa e Sicilia Vera) e con l’Udc. Altro ostacolo, però, un regolamento d’aula definito troppo obsoleto. Ma il presidente della Provincia ha annunciato una ripresa del dialogo con le tre forze “ribelli”, col chiaro obiettivo di rimettere in piedi la maggioranza del trionfo del giugno 2008. Lo scacco matto è arrivato con la richiesta, dalla viva voce di Ricevuto, di “cassare” i 5,5 milioni di euro per la piscina della “discordia”.

E così è avvenuto, grazie ad un emendamento presentato da Pdl, Udc, Mpa e Sicilia Vera, simbolo della ritrovata compattezza. Emendamento che ha cancellato, appunto, i 5,5 milioni, a cui è seguito un ordine del giorno dalla grande rilevanza politica. «Nell’ottica di un rinsaldato rapporto politico di coesione tra le forze di maggioranza», si è deciso di rinviare alla manovra di assestamento di bilancio le iniziative di “sviluppo” del territorio, aggiungendo strategicamente, però, alla piscina di Villafranca anche il palazzetto dello sport di Savoca. Un modo per accontentare tutti, dunque, che ha consentito alla maggioranza ed all’Amministrazione di ottenere il ritiro dei 400 emendamenti ed il sì finale al bilancio. Persino dall’opposizione è arrivato un “timido” segnale di condivisione, con l’inserimento di alcune voci di spesa espressamente richieste: circa 100 mila euro per gli aiuti alle imprese, 25 mila euro per i defibrillatori nelle scuole e 30 mila euro per eventuali referendum consultativi su importanti temi sociali, come ad esempio il Ponte e l’elettrodotto Terna. Alla fine ha vinto la diplomazia e si è giunti al voto prima della scadenza fissata dalla Regione per il riequilibrio di bilancio, che in teoria sarebbe oggi, anche se è più che probabile una proroga.