Cea e Feluca: per il Pd due casi simbolo dell’inefficienza dell’amministrazione comunale

“Equità, parità di trattamento e uguaglianza forse non hanno cittadinanza a palazzo Zanca”. Con queste parole il capogruppo consiliare del Pd Felice Calabrò torna a puntare il dito con un’amministrazione comunale che ancora una volta lascia senza risposte e senza futuro tanti lavoratori e le loro famiglie. Il partito democratico, oggi in conferenza stampa, riaccende i riflettori sulle vicende che vedono come protagonisti i lavoratori ex Cea che si occupavano di manutenzione strade e quelli della cooperativa Feluca che gestiva i servizi informatici del comune. Vicende che, secondo Calabrò, il segretario cittadino del partito Grioli e tutti i consiglieri intervenuti oggi, sono il simbolo della scarsa attenzione che questa amministrazione presta ai problemi del lavoro. Da un lato al comune di Messina ci sono precari che ottengono sempre e comunque l’integrazione oraria, dipendenti che guadagnano lauti compensi e si trova anche il modo di inserire nuove figure dirigenziali, basti pensare a quella prevista per la galleria d’arte moderna. Dall’altro ci sono lavoratori dimenticati, abbandonati dall’amministrazione a un destino incerto e per i quali pare non si vogliano trovare soluzioni. I 19 ex Cea sono stati licenziati il 30 giugno del 2010, da allora sono rimasti senza lavoro. Dovevano essere ricollocati, erano state individuate delle strade percorribili considerato che 5 di loro sono Lsu regionali e altri 9 appartengono invece al bacino nazionale. Se fossero stati rispettati i tempi il Comune poteva riassorbirli, oggi con lo sforamento del patto di stabilità questo non è più possibile. Si era ipotizzata un’altra soluzione, cioè ricollocarli all’interno dell’Amam dove si registra una cronica carenza di personale. Anche su questo fronte tutto fermo, a quanto pare per un problema legato alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione dell’azienda. Stesso discorso per Feluca. Dopo la messa in liquidazione nel marzo del 2011 doveva essere creata la NewCo ma ad oggi siamo al nulla. Felice Calabrò insieme agli altri consiglieri del pd chiede perchè per questi lavoratori non si riescono a trovare soluzioni quando invece nel frattempo sono stati spesi soldi per interventi di manutenzione stradale, come il recente piano dell’assessore Isgrò da 660mila euro, piano che il consigliere Nicola Cucinotta ha definito “una follia”. Senza dimenticare che nel frattempo i due servizi, manutenzione strade e informatizzazione, sono stati affidati attraverso gare d’appalto ad altre società. “Questa amministrazione ha fallito nella programmazione del personale, della manutenzione e dei sevizi informatici”, ha invece detto il consigliere Paolo Saglimbeni. E se è vero che il sindaco Buzzanca si candiderà alle regionali e dunque lascerà la carica di primo cittadino tutti questi problemi saranno ancora una volta rimandati a data da destinarsi. Come Atm, Messinambiente e tutte le altre vertenze che in questi anni non hanno trovato soluzioni e hanno ridotto sul lastrico decine di famiglie. (Francesca Stornante)

FOTO STURIALE