Lettera “APER….spalanca…TA” al nostro nuovo Sindaco Cateno De Luca. Carissimo Sindaco, oramai le chiacchiere stanno a zero e speriamo Lei dimostri nei fatti di essere all’altezza e rimediare ai tanti insoluti lasciati in eredità dalla Amministrazione defenestrata. Speriamo dicevo, che finalmente Lei dimostri di non essere “ il peggio del peggio”, epiteto con cui l’ha classificato qualche addetto ai lavori della sponda politica avversaria che opera in questa città.
Certo, pretendere che i tanti problemi residuati dalla gestione “Free Tibet” possano essere risolti con uno schiocco di pollice e medio o mediante l’uso della bacchetta magica, che ad oggi mai nessuno ha dimostrato di possedere, significherebbe non avere coscienza e contezza della gravità dei problemi che assillano la nostra bella città.
Qualche considerazione – critica sia chiaro – sul quinquennio “accorintiano” non posso esimermi dall’esporla. Si tratta di situazioni e stato delle cose per le quali non occorrono particolari dati o riferimenti, poiché – come si dice – toccabili con mano girando per la città e particolarmente nelle periferie.
La segnaletica stradale nelle vie principali, è stata arricchita” dalla pista ciclabile cui hanno sicuramente diritto quei quattro o cinque ciclisti che la impegnano, col rischio di finire distesi sul marciapiede oppure asfaltati dal Bus (leggi Corso Cavour) che procede in senso opposto a quello del ciclista.
I monumenti, le strade, la pubblica illuminazione, i torrenti e tombini che esondano non appena giove/pluvio fa uno starnuto; l’invasione di venditori ambulanti/fissi che in ogni dove alzano banchi e tende, occupando con atteggiamenti a volte provocatori e insolenti, strade e marciapiedi, come la situazione vergognosa e indegna di una città “metropolitana” presente nell’ultimo tratto della Via Placida, dove prospetta l’ultimo stabile a destra direzione nord. Il marciapiede è totalmente invaso da negozi di frutta e verdura, officine, tavolini e sedie all’esterno di un bar e pescherie.
Ma c’è dell’altro. Sul Viale Giostra (a parte l’indecoroso spettacolo del martedì e venerdì) accadono fatti veramente indegni di un consesso civile. Lungo la carreggiata mare-monte è stata costruita una baracchetta, dove all’imbrunire è possibile osservare un bel barbecue sulla sede carrabile con il “taiuni” che fuma. Un “moderno "street food” dove alcuni “buongustai” ingoiano le prelibate schifose interiora di qualche bue morto non si sa dove e né perché. Senza contare – manco a dirlo – che il gradevole sapore è arricchito dai gas di scarico delle auto in transito.
La Domenica invece, nel medesimo Viale Giostra tratto più a valle della medesima, ma comunque all’interno della sede carrabile, c’è il camion con forno incorporato che scarica sull’apposito tavolo, carne la cui origine e luogo di macellazione è ignota. Il tutto alla luce del sole perchè fa caldo e la gente ha bisogno di mangiare cose genuine cucinate all’aria aperta.
Ecco, ho voluto menzionare e dare risalto ad alcuni problemi con i quali, gli abitanti della zona sono costretti a convivere. A tal proposito, caro Sindaco De Luca, sarebbe opportuno concertare con il Comandante della Polizia Municipale, una serie d’interventi tesi a sanare queste vergognose situazioni. Che se poi resta tempo, si può – e si deve – anche multare chi al Villaggio Spartà piuttosto che a S. Saba, deposita il sacchettino della spazzatura nel contenitore già colmo, fuori dall’orario prescritto. Tenga presente – ma questo lei lo avrà messo nel conto – che siamo tutti lì col fucile spianato a sparargli addosso se non costateremo cambiamenti sostanziali. Personalmente sono convinto che lei ce la farà, anche se il mio voto non l’ha avuto.
Caro Sindaco quanto alla sequela di Cause Penali dalle quali mi pare ne sia uscito fino al momento indenne o quasi, noi tutti speriamo che non le impediscano di assolvere in tranquillità il suo mandato.
Tenga presente però (si tratta di un mio modestissimo parere) che i Magistrati in alcune occasioni, non sono mossi – e comunque non solo – dal giuramento costituzionale, ma anche da certa sensibilità, rispetto alla parte politica in cui la Magistratura è organizzata.
Le raccomando, caro Sindaco, di non emulare il suo predecessore che alla Festa delle Forze Amate ha fatto andare in bestia gli uomini in Divisa, ma se proprio ci tiene, stenda uno striscione con la scritta: “LA DIFESA DELLA PATRIA E’ UN SACROSANTO DOVERE”.
E allora, caro Sindaco De Luca, che il suo orientamento politico sia bianco rosso o verde, a noi cittadini interessa poco o nulla, l’importante è che dia dimostrazione di sapere operare con onestà e coraggio.
Lasci perdere il “Casinò” e si occupi invece dei tanti casini che travagliano questa città. Io credo che alla fine, potrà dire – sia pure con il contributo di un po’ di “c”, che non guasta – di avercela fatta. Attento ai voltagabbana fancazzisti, perché la Politica – ma questo lei lo sa bene – è fatta anche di sporche manovre di palazzo. “To remember” il famigerato: “Stai sereno” di Matteo Renzi a Enrico Letta, perché, come cantava il grande Califano: “Ogni donna innamorata, anche quella più pulita, prima o poi le corna te le fa”(1) L’accostamento sembra inappropriato, ma a pensarci bene……..…
1) Franco Califano “La mia libertà”
Antonino Marino