Non sono bastati uno sciopero e una giornata di assemblee sindacali ad ogni turno. Lo stipendio dei lavoratori di Messinambiente è ancora fermo al palo. Hanno protestato la scorsa settimana perché stanchi e preoccupati di ritardi che si continuano ad accumulare, oggi sono quasi 15 i giorni di attesa che i dipendenti hanno accumulato sulle spalle e non hanno più intenzione di aspettare. Per questo hanno occupato il saloncino riunioni della sede di via Dogali e non andranno via finché non avranno certezze assolute sui tempi. Fp Cgil e Cisl Fp hanno deciso di dare vita ad una nuova protesta, dopo aver chiesto anche oggi notizie sull’iter di pagamento che si è arenato tra gli uffici di Palazzo Zanca.
La segretaria della Fp Cgil Clara Crocè ha contattato sia l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua che il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci, ma al momento non sono ancora arrivate quelle rassicurazioni che i lavoratori aspettano.
“Il Comune ha sbloccato due fatture destinate a Messinambiente, ma il commissario Ciacci ha comunicato che fino a quando non saranno restituite alla società anche le somme relative alle penalità non ci sarà nessun pagamento degli stipendi” spiega la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè. Le somme delle penalità sono quelle che nei mesi scorsi l’Ato3 aveva fatto bloccare per i servizi non resi da Messinambiente, una parte è già stata trasferita, la società di via Dogali però aspetta il resto e a quanto pare da questo dipendono i salari dei lavoratori.
I sindacati non molleranno il pressing sugli uffici di Palazzo Zanca, dove nei giorni scorsi un errore nelle fatture di pagamento ha rallentato il trasferimento delle somme, errore che sta costando caro ai dipendenti che da 15 giorni attendono invano lo stipendio.
Francesca Stornante