Nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sulla rottura dell’alleanza con Crocetta da parte di Ncd e Udc. Il copione è stato rispettato e nonostante clamorosi annunci di diserzione al vertice di maggioranza erano presenti tutti, in schieramento compatto.
Lo spettacolo prevedeva il lieto fine e la pace tra i litiganti e così è stato.
Basta leggere il comunicato stampa diffuso a fine riunione dal presidente Crocetta che inizia con un chiarissimo: “ In un clima disteso si è appena concluso l'incontro delle forze di maggioranza, riunite per affrontare le problematiche relative alla bozza di piano della rete sanitaria”,ed a seguire l’elenco dei presenti.
Copione rispettato: tanto rumore per nulla. Fiumi di parole,comunicati di fuoco, annunci di assenze polemiche al vertice, tutto archiviato in un clima di “volemose bene” nel giro di poche ore. Tutti presenti dunque, tranne il Psi.
Persino gli Ncd che appena 24 ore prima avevano tuonato: “se si tratta di spartizione di poltrone e potere noi non ci stiamo” si sono presentati compatti alla riunione, che si è conclusa con il più classico dei comunicati di rito e l’inno alla futura condivisione delle scelte.
Sempre Crocetta sottolinea le presenze: l’assessore alla sanità Baldo Gucciardi, ed i rappresentanti di Pd, Udc,Ncd,Sicilia Futura e Sicilia Democratica, accompagnati dai rispettivi segretari di partito e capigruppo.
Insomma, al vertice della “pace annunciata” c’erano davvero tutti. Ma c’è di più,perché nonostante giorni di polemiche adesso si apprende che “non c’è alcun piano di rete approvato ma solo proiezioni tecniche ” che equivale a sostenere che è stato un tentativo di gettare l’ordigno sul terreno per vedere l’effetto che fa….
“Nel corso del vertice – spiega Crocetta-è stato chiarito che non esiste attualmente alcun piano di rete approvato, né dalla giunta né dall'assessore e che, le ipotesi circolate in questi giorni, sono proiezioni tecniche derivanti dall'applicazione del decreto Balduzzi. Un piano sulla sanità non può essere un mero fatto burocratico, occorre il confronto coi territori, partendo proprio dalle periferie”.
Su questi temi il presidente e l'assessore alla Salute, avvieranno il confronto con sindaci, manager, operatori sanitari, sindacati dei lavoratori, categorie professionali , Parlamento, per discutere i criteri di ottimizzazione della rete. Un primo confronto avverrà giovedì quando Crocetta e Gucciardi incontreranno tutti i manager della sanità siciliana. Nel corso del vertice si è a lungo discusso delle problematiche relative ai piccoli ospedali e alle realtà di particolare disagio territoriale., come nei casi di Petralia e Mistretta. “La bozza quindi- ha concluso Crocetta- è soltanto una base di discussione che dovrà essere migliorata con l'apporto delle comunità locali.
Quanto poi ai concorsi nella sanità il governo regionale tornerà a battere i pugni a Roma ribadendo la necessità di risorse umane indispensabili per le emergenze e per garantire i livelli essenziali di assistenza obbligatori.
Anche il capogruppo regionale di Sicilia Futura Beppe Picciolo (che non aveva preso parte ai rimpalli di responsabilità ma aveva trasmesso una lettera al premier chiedendo una sorta di deroga all’applicazione rigida della Balduzzi), utilizza gli stessi termini di Crocetta: “La riunione si è svolta in un clima positivo e propositivo. La strategia sarà coincidente con quella già indicata da Sicilia Futura con la nota inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e nella quale si chiedeva la tutela del lavoro svolto dal Governo regionale nel comparto della Sanità che ha chiuso gli ultimi tre bilanci con segno positivo divenendo una delle Regioni italiane più virtuose. La Sicilia oggi conta diverse eccellenze ed una sanità di qualità da esportare. Si è deciso quindi di firmare un documento unitario da inoltrare anche al Ministero della Salute nel quale verrà chiesto di realizzare un impianto della rete ospedaliera che, sul modello esistente, garantisca un’equa distribuzione dell’offerta sanitaria sull’intero territorio regionale, partendo dalle eccellenze fino ad arrivare a coprire i piccoli centri ed alle zone disagiate”.
Nel documento si stabilisce anche il percorso da seguire che sarà quello della condivisione e concertazione con il territorio, le amministrazioni locali ed il mondo della sanità siciliana.
A fine vertice arriva il commento della parlamentare di Forza Italia Mariella Gullo: “Ho l’impressione che Crocetta e i suoi alleati oggi abbiano aperto oggi ufficialmente la campagna elettorale. Non pensino di sfruttare il bisogno dei siciliani e presentino senza perdere ulteriore tempo la nuova Rete ospedaliera siciliana, tenendo conto delle realtà disagiate e degli impegni già assunti, come nel caso dell’IRCCS-Neurolesi. Crocetta vada a Roma a battere i pugni dai suoi amici del Pd per pretendere una deroga che possa mettere in salvo gli ospedali che insistono nelle zone disagiate”.
Nel frattempo è la Cisl a intervenire con un affondo: “Il piano di riordino sanitario dell’assessore Gucciardi si è rivelato irresponsabile e disastroso perché deciso senza alcun confronto con manager, comunità locali, parti sociali e senza una analisi dei territori” dichiarano i segretari generali della Cisl Fp e Cisl Medici di Messina, Calogero Emanuele e Gianplacido De Luca. I sindacalisti ritengono impensabile che il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina possa essere declassato a presidio di base, dimenticando che sino ad oggi ha rappresentato un presidio d’eccellenza non solo per la provincia di Messina. Così come viene definita scriteriata la scelta di sopprimere il pronto soccorso di Mistretta, conferma come il piano-proposta è stato fatto solo “a tavolino” senza tener conto dell’orografia e delle peculiarità del territorio. Per la Cisl Fp e la Cisl Medici non è comprensibile come il neo Presidio Irccs-Piemonte debba subire il taglio di alcuni reparti vanificando le battaglie che hanno portato all’approvazione della legge regionale.
Cisl Funzione Pubblica e Cisl Medici ritengono che il piano vada bocciato e ritirato, demandando ai manager delle aziende del territorio – Policlinico, Asp, Papardo, Irccs –Piemonte – il compito di dare vita ad una proposta di riordino delle rete ospedaliera e quindi di un’offerta sanitaria territoriale. La Cisl si dice pronta a presentare, qualora venga richiesto, proposte concrete per il territorio.
Rosaria Brancato