A Palazzo Zanca c’è una nuova data cerchiata in rosso nel calendario. E’ quella del 28 gennaio 2015, termine entro il quale il Comune dovrà rispondere alla richiesta di istruttoria sul piano di riequilibrio inviata dal Ministero dell’Interno lo scorso 29 dicembre (vedi correlato). L’ente dovrà dare conto e ragione delle 23 criticità evidenziate dalla commissione che sta analizzando la manovra finanziaria decennale, approvata dal Consiglio comunale il 2 settembre. L’amministrazione Accorinti – con in testa il vice-sindaco Guido Signorino ed il direttore-generale Antonio Le Donne– è al lavoro per fornire tutta la documentazione richiesta da Roma ma ha già ricevuto una diffida dal Collegio dei revisori dei conti a consegnare l’incartamento che dovrà essere spedito al Ministero entro e non oltre il 20 gennaio.
Il presidente Dario Zaccone e gli altri due componenti, Giuseppe Zingales e Federico Basile non sono più disposti a rincorrere le scadenze su tutti gli atti per cui è previsto dalla legge il loro parere, sino ad oggi consegnati dall’amministrazione Accorinti sempre all’ultimo momento.
Il segretario/direttore generale Antonio Le Donne fa sapere che si sta procedendo con le transazioni e che i correttivi richiesti da Roma sono tutt’altro che proibitivi.
Nei piani alti di Palazzo Zanca, dunque, regna l’ottimismo. Un po’meno ce n’è fuori dal palazzo.
L’associazione LabDem, che orbita in area Pd, chiede alla Giunta Accorinti di fare chiarezza sulla reale situazione economico-finanziaria del Comune di Messina.
«Allarmati dai pesanti rilievi della Commissione del Ministero dell’Interno che ha valutato il Piano di Riequilibrio proposto dall’amministrazione di Palazzo Zanca – si legge in un comunicato – LabDem Sicilia e LabDem Messina chiedono alla Giunta Accorinti di fare chiarezza sulle risposte e sulle scelte politiche che questa Amministrazione intende proporre».
Il coordinatore regionale, Francesco Barbalace, ed il coordinatore provinciale, Giuseppe Fera, invitano anche la presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, a convocare il Civico Consesso per un confronto pubblico sull’argomento.
In un documento l’associazione Labdem denuncia «l’impossibilità oggettiva di una compiuta valutazione degli atti finanziari della Giunta Accorinti da parte del Consiglio Comunale essendo gli stessi, con una prassi di dubbia correttezza istituzionale, presentati in aula appena qualche ora prima dello scadere dei termini per la loro approvazione»
Barbalace e Fera evidenziano inoltre «come, aldilà di ottimistiche dichiarazioni, la situazione economico finanziaria del Comune sia, sull’orlo del baratro».
L’Associazione Labdem «ritiene indispensabile un’operazione verità sullo stato economico del Comune per appurare se resta realisticamente percorribile la possibilità di riequilibrio nei termini richiesti dalla legge, o se al contrario, il Comune sia strutturalmente deficitario». Se fosse vera questa seconda ipotesi, «ritardare la dichiarazione di dissesto non potrà che avere ricadute negative per la Città con piena responsabilità politico/amministrativa dell’Amministrazione Accorinti».
Il coordinatore regionale ed il coordinatore provinciale si dicono fortemente preoccupati per i pesanti rilievi della Commissione Ministeriale , quali ad esempio «quelli relativi alla mancata sottoposizione al Consiglio comunale per il riconoscimento dei presunti debiti fuori bilancio, che non sono stati presentati in Consiglio per il riconoscimento, in aperta violazione di legge; il mancato avvio dell’azione di responsabilità ai sensi degli artt. 191, 193 e 194 T.U. EE.LL. di cui alla L. 267/00 per i dirigenti e per gli amministratori che ne hanno reso possibile i debiti fuori bilancio; la mancata approvazione dei piani consuntivi delle partecipate con l’acclaramento dei relativi deficit; la mancata realizzazione dei conti consuntivi consolidati».
«Tali aspetti peraltro- continua l’associazione – sono di particolare rilevanza posto che sugli stessi si sono già concentrate anche le attenzioni della magistratura contabile oltre che del Ministero».
Labdem chiede, quindi, alla giunta Accorinti una operazione verità sui conti del Comune e di rendere note le scelte che intende adottare. Contestualmente chiede al Presidente del Consiglio Comunale di convocare il Civico Consesso per un pubblico confronto su tali temi.
Danila La Torre