Manca ormai poco più di un mese alla fine dell’anno, ma di MessinaServizi Bene Comune ancora c’è solo il nome e tante pagine di provvedimenti che però non si sono concretizzati. In teoria il 31 dicembre si dovrebbe dire definitivamente addio a Messinambiente e Ato3. La gestione dei rifiuti e tutti i servizi di igiene ambientale dovrebbero passare nelle mani di questa nuova società che l’amministrazione Accorinti ha deciso di creare dopo tre anni di lavoro prima per la Multiservizi, poi per l’Amam mini-Multiservizi, senza però arrivare mai al traguardo. La delibera varata dall’amministrazione Accorinti è al vaglio dei Revisori dei Conti che lo scorso 9 novembre avevano posto i primi rilievi sul percorso seguito dalla giunta (VEDI QUI). Una serie di osservazioni su piano industriale, mancata asseverazione del piano, mancata trasmissione alla Corte dei Conti, mancata nomina di un amministratore unico, necessità di dividere in due distinti provvedimenti la costituzione della società e l’affidamento dei servizi, che invece l’amministrazione ha messo in un’unica delibera. Ieri la giunta ha risposto ai rilievi ponendo a sua volta altri quesiti, dunque adesso toccherà di nuovo ai Revisori rispondere e continuare il lavoro di esame dell’atto. Appena sarà pronto approderà in consiglio comunale, ma i tempi stringono sempre di più e sicuramente l’aula non vorrà trovarsi ancora una volta a votare con il fiato sul collo un provvedimento così importante per la città, visto che riguarda uno dei servizi essenziali, e per i lavoratori, visto che tra Messinambiente e Ato3 sono quasi 600 i dipendenti che dovranno transitare nella nuova società.