“La valorizzazione e responsabilizzazione del personale tutto, il coinvolgimento nel processo di riorientamento della macchina amministrativa, anche al fine di ritrovare l'orgoglio di dipendente pubblico”. Sono le premesse che dovevano essere alla base della riorganizzazione della struttura comunale. Non sono state rispettate secondo l’Ordine degli Ingegneri, che ha scritto in merito al sindaco Accorinti, al segretario Le Donne ed alle rappresentanze sindacali.
“Sembra – scrive il presidente dell’Ordine, Santi Trovato – che siano state solo un esercizio dialettico e una mera enunciazione di principio che non trova riscontro nel procedimento seguito per la ridistribuzione del personale. Così come appaiono vuoti e sviliti dal loro significato i richiami, sia all’art. 2103 del Codice civile, che ai pronunciamenti del Consiglio Comunale intesi a sollecitare decisioni organizzative inerenti al necessario potenziamento dei Dipartimenti che hanno compiti di garantire le entrate tributarie ed extratributarie comunali nonché quello della vigilanza. Non si comprende perché alcuni dipendenti inquadrati in specifici profili professionali, siano stati collocati in Aree e Servizi che poco hanno a che fare con la loro qualifica, e pertanto non possono essere adibiti alle mansioni per le quali sono stati assunti (o per le quali hanno vinto i concorsi interni) e per le quali dovrebbero svolgere idoneo e corrispondente servizio”.
Le carenze riguarderebbero i profili tecnici di alcune aree che da anni richiedono personale. “In Aree e Servizi che non sono strutture tecniche – prosegue Trovato – si contano 38 tecnici di varia qualifica e profilo (Direttori di sezione tecnica, Funzionari tecnici ed Istruttori tecnici) che, a nostro avviso, avrebbero potuto più utilmente essere assegnate ad altri servizi più strettamente tecnici”.
Il riferimento è in particolare al Dipartimento Attività Edilizie. “Non possiamo più assistere in silenzio al colpevole perdurare del disinteresse al serio e reale rafforzamento di un Dipartimento, come quello dell’Edilizia Privata, che risulta strategico per il corretto sviluppo e per l’attività economica del nostro territorio ed è sottodimensionato del 70 % della forza lavoro necessaria – riprende il presidente dell’Ordine -. E’ da decenni che gli Ordini Professionali cittadini denunziano tempi di approvazione e di esame progetti che non sono in alcun modo attuali e paragonabili alle altre città italiane. Ed oggi due direttori di sezione tecnica sono stati destinati ad altri dipartimenti”.
La conclusione è dedicata ad un auspicio. “Speriamo in un cambio di passo – termina Trovato –, in una maggiore attenzione e ascolto anche degli Ordini e Collegi professionali tecnici sulle scelte da effettuare, e la contestuale e non più derogabile istituzione delle Posizioni Organizzative e delle Alte Professionalità, previste dalle norme contrattuali e fino ad oggi mai attuate (tranne che per gli avvocati), senza le quali l’intero impalcato della riorganizzazione perde di significato e l’obiettivo di un migliore servizio da rendere ai cittadini” non potrà essere raggiunto”.