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Nuove antenne 5 G, cittadini di S. Teresa insorgono. Comune avvia annullamento in autotutela

S. TERESA DI RIVA – L’Amministrazione comunale di S. Teresa di Riva ha avviato il procedimento di annullamento, in autotutela, del permesso legato alla richiesta pervenuta in municipio da un operatore delle telecomunicazioni in merito alla posa di una antenna 5G per la telefonia mobile.

“Colte le preoccupazioni dei cittadini”

“Nel cogliere la preoccupazione che l’installazione di una antenna sul territorio comunale può provocare – spiega il sindaco, Danilo Lo Giudice – abbiamo chiesto all’ufficio tecnico, insieme all’avvocato Carmelo Moschella, che ha sempre seguito le vicende inerenti le installazioni di antenne, di approfondire l’istanza. A tal fine – prosegue Lo Giudice – sono state rinvenute diverse criticità sia da un punto di vista urbanistico quanto amministrativo. Pertanto l’ufficio ha predisposto l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela del permesso di costruire, intimando la non prosecuzione dei lavori”. Si tratta della fase propedeutica all’annullamento che seguirà “qualora – evidenzia il primo cittadino – nei 15 giorni assegnati non pervengano i chiarimenti o i permessi che riteniamo essenziali. Ovviamente, faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per tutelare i nostri concittadini. Non amo rispondere alle polemiche sterili – conclude il sindaco – preferisco piuttosto agire concretamente in tutte le sedi e in tutti i modi possibili, sempre nel rispetto delle normative vigenti”.

L’interrogazione della minoranza

Sul delicato argomento i consiglieri di minoranza hanno anche presentato una interrogazione al sindaco evidenziando che “sono in corso di installazione nel Comune di S. Teresa alcune antenne telefoniche che vengono utilizzate dai gestori per la fornitura di servizi alla comunità. Da notizie di stampa – proseguono – abbiamo appreso che il Comune non ha rilasciato alcuna autorizzazione e che tali impianti vengono installati a seguito del silenzio assenso maturato per l’inerzia dell’amministrazione comunale”. Una situazione che ha suscitato un notevole allarme sociale da parte dei residenti, “in quanto, com’è noto – continuano i consiglieri Nino Bartolotta, Santino Veri, Cristina Pacher e Martina Lombardo – le antenne utilizzate per gli impianti di telefonia cellulare producono onde elettromagnetiche cosiddette ad alta frequenza, che si irradiano nell’ambiente circostante sia sul piano orizzontale che su quello verticale”.

“Il sindaco comunichi ogni informazione al fine di rendere il tutto trasparente”

Dal sindaco Lo Giudice, i consiglieri di minoranza intendono sapere quali provvedimenti sono stati adottati in merito alle installazioni e quali sono i motivi che hanno prodotto il silenzio assenso da parte dell’amministrazione comunale. Al primo cittadino viene inoltre chiesto se tali installazioni rispettano le vigenti norme in materia, soprattutto per quanto riguarda la salute dei cittadini, e se sussiste conflitto di interessi tra assessori della Giunta ed i siti prescelti per l’installazione degli impianti. Infine, nell’interrogazione si chiede al sindaco Lo Giudice di comunicare “ogni altra notizia ed informazione che riterrà utile fornire al fine di rendere trasparente l’attività posta in essere dalle compagnie telefoniche interessate”.

La minoranza chiede che l’interrogazione sia discussa in Aula in seduta aperta al pubblico al fine di consentite alla popolazione interessata di partecipare. Oggi il sindaco fa sapere dell’avvio del procedimento di annullamento del permesso in autotutela.