Il Presidente della Regione torna sulla vicenda Formazione ed annuncia una delle nuove regole che sarà inserita nella riforma del settore, dopo le inchieste che da Palermo a Messina, passando per Catania, hanno scandito l’ultimo anno.
“L'ennesimo scandalo che coinvolge altri due enti- ha dichiarato Crocetta- conferma la linea di chiarezza e pulizia scelta dal governo regionale, da me e dall’assessore alla Formazione Nelli Scilabra. Stiamo lavorando alla nuova legge che consentirà il superamento degli enti".
Stando alla normativa all’esame della giunta regionale è il sistema degli Enti di formazione a non aver funzionato e in attesa della delibera sull’antiparentopoli, congelata dopo lo stop del Commissario dello Stato, si stanno ipotizzando divieti che riguardino direttamente i dipendenti, che nel frattempo sono stati inseriti nell’Albo regionale della formazione.
"Rispetto alle misure da intraprendere nei confronti di dipendenti regionali coinvolti – affermano il presidente e l'assessore – non si possono balbettare timide misure. Dalle denunce emerge chiaramente che diversi dipendenti si trovano in uno stato di conflitto di interessi e incompatibili rispetto a contratti che hanno stipulato e che, pertanto le eventuali misure da applicare, non sono generici strumenti da mettere in campo in questi casi”.
Il governatore ritiene che non basti la rotazione delle persone coinvolte come avvenuto con il resto dei dirigenti sin dai primi mesi d’insediamento della giunta Crocetta.
“Servono misure diverse, esistono tutti gli estremi per il licenziamento. Vigileremo – concludono Crocetta e Scilabra -affinché venga rispettato il contratto, la legge e perché sia ripristinata in maniera esemplare la legalità".
Rosaria Brancato