Dopo la seduta consiliare in cui è stato approvato un atto di indirizzo per ribadire la propria contrarietà all’impiego della termovalorizzazione nel territorio, sembra essere tornata la pace nella Valle del Mela: adesso si lotta tutti insieme per la tutela del territorio.
La delibera approvata all’unanimità nel consiglio comunale non esclude la possibilità di utilizzo del Css, ma ne vuole impedire l’uso in impianti assimilabili a termovalorizzatori o inceneritori. Grande soddisfazione da parte delle associazioni ambientaliste che da tempo attendevano questo atto del civico consesso di San Filippo del Mela.
L’Adasc, tramite il presidente Maimone, attende ora atti consequenziali da parte della giunta: “invitiamo ufficialmente il sindaco a proporre alla sua squadra di governo una proposta di delibera che in maniera inequivocabile chiuda le porte a qualsiasi ipotesi di incenerimento dei rifiuti o di combustibile derivato da questi ultimi o di convertire la centrale in impianti potenzialmente nocivi per la salute pubblica e per l'ambiente. Apprendiamo con piacere un cambio di opinione di alcuni componenti del consiglio comunale che fino ad una settimana fa erano favorevoli all'utilizzo del CSS o alla realizzazione di inceneritori o termovalorizzatori per risolvere l'emergenza rifiuti in quanto impianti non inquinanti”.
Continua la nota Adasc: “Lo scontro fra amministrazione comunale e Associazioni è da attribuire alla "politica del dubbio" portata avanti dal sindaco Aliprandi. Per quale motivo non si è espresso nettamente? Per quale motivo non ha organizzato l'incontro annunciato nella frazione di Archi? Perché non ha convocato le Associazioni ambientaliste, come da lui promesso, per illustrare lo studio, commissionato dall'azienda, redatto dall'università di Messina? Perché, voleva andare ad Acerra a visitare l'impianto? Perché criticava le posizioni delle amministrazioni locali del comprensorio? Il suo comportamento ha solo aumentato una perdita di fiducia nei confronti dell'amministrazione comunale. Siamo stati vittime di attacchi che respingiamo ai mittenti, come definire "vergogna" la campagna pubblicitaria Combustibile Spazzatura Siciliana che ha avuto il risultato da noi sperato, sensibilizzare la popolazione e le istituzioni o la pubblicazione delle dichiarazioni del sindaco contenuto nel verbale della III commissione ARS dove il primo cittadino si esprimeva a favore dell'utilizzo del CSS. Ci preme precisare che le associazioni non sono in contrapposizioni con i lavoratori. Nessuno di noi vuole far perdere il posto di lavoro ma dobbiamo trovare una soluzione condivisa che si concentri su tre punti fondamentali: salvaguardia dell'ambiente, tutela della salute pubblica ed occupazione. Noi crediamo realmente nella tutela dell'ambiente e della salute pubblica in quanto diversi soci dell'ADASC sono vittime dell'inquinamento presente sul territorio. Non siamo un'associazione alla ricerca di notorietà, il nostro unico obiettivo è ottenere risulti nell'esclusivo interesse della collettività. Il dubbio sollevato da un gruppo di consiglieri comunali sulla potenziale incompatibilità di alcuni componenti del civico consesso è condivisa dall'associazione”.
Intanto un gruppo di associazioni è già a lavoro per redigere una proposta alternativa che verrà illustrata successivamente in un incontro pubblico.
Anche i Comitati “No inceneritore nella Valle del Mela” sono soddisfatti della presa di posizione del consiglio comunale. Si legge nella nota: “Finalmente il Consiglio Comunale di San Filippo del Mela ha preso una posizione netta contro la riconversione della CTE Edipower/A2A a inceneritore di CSS. La decisione è stata presa all'unanimità, meglio tardi che mai, viene da dire. Per noi, comitati No Inceneritore Valle del Mela, è una scelta per la vita, una scelta che chiaramente afferma come vada cercata una soluzione per i 370 lavoratori dell'impianto che non preveda però l'incenerimento dei rifiuti. Già 12 comuni del comprensorio avevano approvato delibere simili, ma quella adottata oggi a San Filippo del Mela ha un valore particolare, dato che è nel territorio di questo comune che ricade l'impianto. Oltre ad avere una funzione amministrativa precisa nelle eventuali procedure istruttorie di VIA e VIS, la delibera rompe, senza indugio, il ricatto occupazionale che ha assassinato il comprensorio della Valle del Mela negli ultimi sessanta anni”.
I Comitati rivolgo poi un appello ai lavoratori affinchè insieme si possano chiedere tavoli tecnici, a tutti i livelli istituzionali, per delineare progetti che guardino alle energie rinnovabili e al trattamento dei materiali risultanti dalla raccolta differenziata ormai implementata da molti dei comuni del comprensorio.