I lavori per la realizzazione del Crematorio all’interno del Gran Camposanto procedono a ritmo serrato. Giovedì mattina l’assessore al ramo, Elvira Amata, ha programmato un sopralluogo durante il quale verrà nuovamente fatto il punto della situazione per capire se la data di consegna dei lavori, fissata per il dicembre 2012, potrà essere rispettata. L’iter progettuale, lo ricordiamo, si è concluso il 5 agosto del 2010, con l’ottenimento di tutti i pareri favorevoli, in primis quello dell’Asp, per la realizzazione di un impianto di cremazione in cui effettuare l’intero ciclo. L’area, individuata nelle adiacenze del Cenobio, nella parte più alta del Monumentale, comprenderà anche la zona per accogliere le urne cinerarie e un cinerario comune. Un altro spazio sarà invece destinato ai locali tecnici e alla gestione della cremazione. Nel momento in cui nuovo impianto sarà in funzione, fornirà un vasto comprensorio, non solo del territorio siciliano (il secondo è Palermo) ma anche della vicina Calabria.
Il lavoro per consentire, entro i termini previsti, la piena funzionalità della struttura, non riguarda però l’aspetto esclusivamente progettuale. È infatti quasi pronto il nuovo “Regolamento comunale di polizia mortuaria e dei servizi funerari della città di Messina” che sostituirà il vecchio documento (datato 1920) e regolerà, appunto, anche la pratica della cremazione, abitudine particolarmente diffusa nelle realtà del nord-Italia ma che fa ancora un po’ di fatica a trovare terreno appetibile da Roma in giù. Il regolamento, composta da 80 articoli e suddiviso in dieci “CAPI”, ne prevede uno, il settimo, dedicato interamente alla “Cremazione” : 1) disciplina della cremazione; 2)Rilascio dell’autorizzazione alla cremazione; 3) Crematorio; 4) Affidamento ceneri; 5) Modalità di presentazione della domanda di affidamento delle ceneri; 6) Rilascio autorizzazione; 7) Verbale consegna ceneri; 8)Tenuta del registro; 9) Urna cineraria e luoghi di conservazione (che dovranno essere individuati e per i quali sarà necessarie sottoscrivere apposite convenzioni ad esempio con Demanio Forestale in caso di dispersione in luoghi di montagna o con la Capitaneria di Porto in caso di abbandono delle ceneri in mare); 10) Recesso dall’affidamento e rinvenimento dell’urna; 11) Controlli; 12) Dispersione delle ceneri; 13)Tariffe dei servizi connessi alla cremazione.
Aspetto quest’ultimo che, così come altri, dovrà essere regolato e definito con altra delibera, che dovrà però essere il consiglio a predisporre. Consiglio che pure sarà chiamato ad esprimersi sul regolamento “generale”, prima essere esitato dalla giunta municipale e poi esaminato appunto dal civico consesso. Rispetto alle novità riguardanti l’utilizzo del Crematorio, l’assessore Amata spiega: «Si tratta di un passaggio fondamentale perché, inutile nasconderlo, prima o poi gli spazi termineranno. Sebbene il dipartimento stia procedendo al recupero di nuove sepolture ultra centenarie e si stia lavorando anche all’ampliamento di alcuni spazi sia all’interno del Gran Camposanto (nella Piramide, ndr) che nei cimiteri suburbani, le aree disponibili sono quasi finite. Volendo poi analizzare anche un altro fattore, attinente proprio alla questione economica, va inoltre detto che la pratica della cremazione avrà costi inferiori a quelli necessari invece per la sepoltura “tradizionale”». E in questo momento, purtroppo, è una aspetto con cui dovere fare i conti. (ELENA DE PASQUALE)