Novità in corsa per i lavoratori di Messinambiente. Novità che riguardano le decisioni che sono state prese in queste settimane di polemiche e scontri, novità che toccano le conciliazioni che 354 lavoratori hanno deciso di firmare per “supportare” il piano concordatario che Messinambiente ha depositato in Tribunale e che sono diventate lo strumento cardine delle procedure che porteranno i dipendenti di Messinambiente alla MessinaServizi Bene Comune. Novità che sono state discusse dall’amministrazione comunale, dalle due società coinvolte nell’operazione e dai sindacati in due giorni di incontri che però hanno visto le sigle ancora una volta divise. Giovedì sera è toccato alla Cgil che pochi giorni fa, quando già le firme sulle conciliazioni era state depositate, aveva chiesto all’amministrazione e a Messinambiente di valutare delle modifiche su quell’accordo del 4 dicembre da cui si erano dissociati gli altri sindacati e che di fatto ha rappresentato le fondamenta delle conciliazioni. Modifiche che in parte hanno trovato d’accordo anche gli altri sindacati che proprio su alcuni nodi caldi avevano battuto i pugni, decidendo poi di non avallare le decisioni prese dall’amministrazione e da Messinambiente. Ieri sera invece è toccato a Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel discutere questo nuovo accordo che su qualche punto, come il Tfr, risponde alle richieste che erano state fatte, mentre lascia intatti altri passaggi che continuano ad avere la ferma opposizione di queste sigle.
Dalle riunioni emerge che è stato fatto qualche passo nella direzione che i sindacati, chi prima chi dopo, avevano indicato. La novità forse più significativa per i lavoratori è il fatto che il Tfr sarà interamente pagato a tutti i dipendenti entro un anno. Non dovranno dunque più aspettare il pensionamento da MessinaServizi per avere il loro Tfr relativo a Messinambiente, ma lo otterranno nel giro dei 12 mesi successivi all’omologazione del concordato. Quindi se il concordato avrà tutti i via libera dei creditori e dunque si procederà con la procedura scelta per evitare il fallimento, tutti i dipendenti che nel frattempo passeranno alla nuova società avranno i soldi del Tfr molto prima di quanto era stato stabilito. Per quanto riguarda invece le ferie non godute, è stato confermato che non potranno essere pagate ai lavoratori, ma verranno “trasferite” alla MessinaServizi o, per chi non ha firmato la conciliazione, restano momentaneamente a Messinambiente. E questo è un altro tema determinante: cosa accade a chi ha deciso di non firmare? Sono stati i sindacalisti di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel a chiedere all’assessore Daniele Ialacqua di chiarire una volta per tutte che non c’è nessun rischio di licenziamento per chi non firma. «La normativa nazionale e regionale tutela i lavoratori ed il loro diritto al lavoro e i livelli occupazionali di tutti i lavoratori non sono messi in discussione dall’amministrazione nella procedura in corso» ha fatto mettere a verbale l’assessore Ialacqua. Un chiarimento necessario per i sindacati che non hanno mai sottoscritto gli accordi che hanno portato ad oggi e che durante i giorni concitati delle firme hanno anche presentato due esposti per denunciare le irregolarità di tutta la procedura messa in atto. Quindi di sicuro nessuno perderà il lavoro.
Nessun passo è stato fatto invece sulle modalità di passaggio dei lavoratori alla nuova società. Per Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel questo è stato il terreno in cui lo scontro è stato maggiore. I tre sindacati hanno sempre chiesto a gran voce il rispetto della Legge regionale che prevede la tappa intermedia nella Srr, così com’è stato fatto per gli ex Ato3 dalla stessa amministrazione. La Fp Cgil ha invece sempre “tirato” per il transito diretto da una società all’altra. Durante la riunione di ieri sera l’avvocato Marcello Parrinello ha ribadito che è stata prescelta la soluzione del passaggio diretto perché «più confacente» alle strette scadenze temporali della procedura concorsuale. E dunque i lavoratori che non sottoscriveranno le conciliazioni andranno alla Srr, che poi dovrà comunque smistarli alla MessinaServizi, gli altri direttamente alla MessinaServizi.
Questo il nuovo quadro in cui si muoveranno tutte le prossime azioni che riguardano Messinambiente, MessinaServizi e i lavoratori.
La Cgil e la Fp Cgil, che hanno firmato il nuovo accordo, a questo punto chiedono solo che adesso le procedure per il passaggio definitivo alla nuova società avvengano nel più breve tempo possibile e soprattutto prima dell’udienza con i creditori fissata per il prossimo 9 febbraio.
Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel invece, pur accogliendo positivamente la novità sul Tfr che risponde ad una delle criticità che avevano segnalato fin dal principio, continuano a rimanere in totale disaccordo. Per i tre sindacati resta l’illegittimità del passaggio diretto, in barba alla Legge regionale 9, aspetto che hanno già messo nero su bianco nell’esposto depositato in Procura. Nutrono anche seri dubbi sul fatto che le conciliazioni firmate dai lavoratori prima di queste modifiche siano ancora valide, ma anche su questo punto amministrazione, legale e società non sembrano essersi posti il problema. E soprattutto hanno sottolineato che per la seconda volta l’amministrazione ha preferito scegliersi la controparte, firmando con la sola Cgil ed escludendo di fatto le altre sigle, e per questo impugneranno anche quest’accordo.
Francesca Stornante